Pages

martedì 27 dicembre 2011

Ho il tuo numero

Un post dietro l’altro questo mese! Una cosa assurda, passano mesi senza pensare al blog e poi sono qui ogni giorno.. So già che la pacchia durerà poco, sono poco costante nelle cose!

Dunque, questa sera sono pronta a stroncare la Kinsella e il suo ultimo libro..

Ho il tuo numero

  • Autore: Sophie Kinsella
  • Traduttore: Bertante P.
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Omnibus
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 8804611529
  • ISBN-13: 9788804611523
  • Pagine: 345
  • Formato: rilegato
  • Narrativa contemporanea

Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il telefono le serve per una faccenda a dir poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo di una festa con le amiche ha appena perso il suo prezioso anello di fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l'anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un cellulare nuovo di zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo. Non può permettersi il lusso di rimanere scollegata, non in questo momento. Ma di chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che riceve? Poppy non ha il tempo di farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a condividerlo le metteranno a soqquadro la vita...

 

Spero tanto di sbagliarmi, ma i libri della kinsella (da I love mini shopping) iniziano a non piacermi piu. Davvero troppo stupide le protagoniste e i fatti sono decisamente surreali.

L'inizio è davvero dei peggiori anche per essere un chick-lit, come prosegue è anche peggio... Inizialmente avevo dato 2 stelline, poi ho riflettuto un attimo e ho pensato che tre possono starci, alla fine senza contare la storia il libro si fa leggere, la kinsella ha dalla sua lo stile che fa passare da un capitolo all'altro senza stare a pensarci su troppo. Non è certo il suo libro migliore, non l'ho trovato granchè divertente, anzi in alcuni momenti era davvero irritante. Sarà che io non avrei mai fatto tutto ciò che ha fatto Poppy, soprattutto mandare mail con l'account di un'altra persona: rabbrividisco! Questa a casa mia si chiama maleducazione, anche se poi a questo mondo di educazione ce n'è poca in ogni caso...
Inoltre il libro costa quasi 20 euro, che per me sono decisamente troppi per un libro del genere perchè dà davvero poco, si legge in due giorni e non lascia niente, nemmeno il divertimento durante la lettura.
Che dire, non so se sperare nel prossimo della Kinsella o Wickham che sia…

C.

lunedì 26 dicembre 2011

La cattedrale del mare

Questa sera posto la recensione dell’ultimo libro letto (La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones), finito giusto un paio d’ore fa.
Ho preso questo libro in biblioteca (insieme a Strane creature di Tracy Chevalier, di cui spero di parlare in qualche altro post!) perchè dal titolo e dalla copertina mi ispirava da sempre e l’ho letto in sei giorni spaccati. Circa un centinaio di pagine al giorno insomma! C’è da dire che avevo tempo libero, nel senso che lunedì ho dato un esame (preappello di economia monetaria, che è andato abbastanza bene nonostante l’abbia studiato in neanche una settimana!!) e quindi ho potuto dedicarmi alla lettura mattina, pomeriggio e sera senza sensi di colpa da studio o altri impegni.
Ho iniziato la lettura del libro vero e proprio e ho continuato sul kindle. Venerdì ero –secondo lui– al 20% e non ho avuto alcun problema con questo nuovo modo di leggere! Ci si perde davvero nella lettura, nonostante non siano pagine vere e proprie da sfogliare non se ne vede la differenza! Splendido, splendido davvero!

La cattedrale del mare

  • Autore: Ildefonso Falcones
  • Traduttore: Bovaia R.
  • Editore: TEA
  • Collana: I grandi della Tea
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • ISBN: 8850220340
  • ISBN-13: 9788850220342
  • Pagine: 642
  • Formato: brossura
  • Narrativa storica

Barcellona, XIV secolo. NeI cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno...

 

Già dalle prime pagine mi è venuto in mente un altro libro di questo genere: "Il signore di Barcellona" di José Lloréns. Stessa Barcellona, seppur di due epoche diverse ma comunque a noi distanti, personaggi simili che da 'signor nessuno' arrivano al successo, alla ricchezza, al potere.

Insomma, mi ha dato da subito un'impressione di 'già letto, già visto' ed è stato un peccato iniziare con il piede sbagliato questo libro che in realtà è di piacevole lettura ed estremamente scorrevole. Ovviamente le vicende narrate sono diverse (ci mancherebbe!) ma la trama di fondo è bene o male la stessa. Quattro stelline perché se le merita comunque nonostante qualche somiglianza di fondo con l'altro (che poi questo è stato pubblicato prima dell'altro, potremmo dire che "Il signore di Barcellona" scoppiazza questo, ma io li ho letti in diverso ordine!)
Unica pecca (per i miei gusti, sia chiaro!) alcuni fatti storici inseriti nella trama per me rendevano la lettura noiosa o comunque rallentata... Ma i romanzi storici non fanno molto per me!


Ora sto leggendo “Ho il tuo numero”, l’ultimo della Kinsella. Ho letto solo i primi capitoli e già mi dà sui nervi, già mi dà noia e fastidio con stupide le protagoniste e fatti decisamente surreali. Mi ritrovo con lo stesso animo con cui leggevo I love mini shopping e non è bello. Se questo è il nuovo stile della Kinsella mi sa tanto che perderà una lettrice…

C.

venerdì 23 dicembre 2011

Ebookizzata

Un titolo un po’ particolare e con un termine decisamente inventato per condividere con voi la mia rivoluzione in fatto di libri.

Quest’anno per natale è arrivato da M. un bel pacchetto particolare, con l’inconfondibile a di Amazon in bella vista… Inutile dire che già immaginavo il contenuto, visto le mie ultime considerazioni in fatto di libri e costi e spazi da liberare.

2011-12-21 14.31.24

Lo ammetto, non avrei mai immaginato di pensare ad un ebook reader. Abbandonare i libri veri? Sia mai, che blasfemia!! Il gesto di girare le pagine e sfogliare quelle che rimangono, leggere la trama dal retro e ammirare la copertina, ritrovare il segnalibro (e a volte usarne uno d’emergenza che può essere la cosa più disparata) e riprendere il filo tra le parole… Come si può sostituire tutto questo? Si può con un kindle, potrei rispondere!


Ho già provato a leggere da pc, con conseguenza male agli occhi e un po’ di noia a dire il vero, su questo schermo grande, illuminato troppo o troppo poco.. No no, leggere sul pc non faceva per me, ma su schermo non retroilluminato (quello che in gergo si chiama e-ink, inchiostro elettronico) devo dire che è tutta un’altra cosa, anche se sembra assurdo. Poi è tutta questione d’abitudine, il fatto di tenere in mano un oggetto di minimo ingombro e minimo peso fa un po’ strano, soprattutto se –come attualmente succede a me–si ha a che fare con un mattone di 600 e passa pagine (“La cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones), Note negative? Serve sempre una fonte luminosa per leggere, al buio proprio non si può, dato lo schermo non retroilluminato.
Per il resto sarà un risparmio in termini di soldi (gli ebook costano decisamente meno del fratello in forma cartacea, senza contare che i classici sono spesso gratuiti o costano pochi euro) e di spazio: le mie due billy dell’ikea tra un po’ collassano con tutti i libri incastrati e in doppia fila, infilati giocando a tetris.

Ed eccolo qui il mio nuovo giocattolino tecnologico! Con la sua splendida custodia viola! ♥

2011-12-23 20.14.32

C.

martedì 20 dicembre 2011

La mia ultima creazione

Quest’anno –per la prima volta- ho creato qualcosa con le mie manine da regalare per Natale.
Non vedevo l’ora sinceramente di cimentarmi con qualcosa che non fosse il solito sampler, e dato anche il poco tempo a disposizione ho colto l’occasione per ricamare qualcosa di piccolo ma carino e simpatico.

2011-12-17 11.10.45

Ho preso quello che posso considerare una specie di ‘runner’ (anche se in realtà viene appeso, ho comprato anche la struttura per appenderlo ma non l’ho fotografata) della dmc alla fiera di Vicenza di ottobre, quando per la prima volta sono andata ad Abilmente. Per mia mamma era la terza o quarta volta in quello che sembra essere il ritrovo delle ricamatrici-creative di tutta Italia, o almeno del nord-Italia. Dire che è enorme è dire poco, dire che la si può girare in una giornata è dire tanto. Entrate all’apertura, siamo usciti verso le 14 e non avevamo visto tutto, ci siamo concentrate più su quello che ci interessa –il ricamo e principalmente il punto croce, ovviamente- e il resto l’abbiamo passato abbastanza velocemente..

Dicevo che ho comprato questo runner.. beh, ecco io inizialmente pensavo più ad un fiocco da attaccare sulla porta con il classico “Buone feste” da ricamare in verticale. Avevo già visto le cifre giuste da ricamare, ero convinta. Poi chissà perchè ho visto questo e mi è piaciuto, forse perchè più moderno, più particolare. Ok comprato questo (era disponibile in rosso-bordeaux come ho comprato io, bianco o verde) il problema è stato poi quello di scegliere cosa ricamare! Fatta incetta dei vari giornali da cui ricavare schemi natalizi ho abbandonato il “tanti auguri” per questo simpatico pupazzo di neve che devo dire ci sta a meraviglia. Ricamare il bianco sull’avorio è stata una vera faticaccia per gli occhi, e ho dovuto disfare e ricominciare da capo perchè avevo sbagliato i conti della metà e stava venendo tutto spostato in alto.. Stavo quasi perdendo la pazienza, forse perchè non sono abituata a fare e rifare le stesse cose.

Sono però estremamente soddisfatta del risultato (e il retro mi è venuto perfetto!), nel complesso mi piace molto, moltissimo e quasi mi dispiace doverlo regalare!!

2011-12-17 11.20.32

2011-12-17 11.10.13

C.

lunedì 19 dicembre 2011

Cento, cento, cento….

E’ più forte di me, quando vedo il numero 100 penso sempre al programma di “Ok il prezzo è giusto” e alla ruota finale! Tra l’altro leggevo su wikipedia che è durato fino agli anni 2000! Io avrei scommesso fosse finito già negli anni ‘90, ero ancora piccola…

Vabbè tutto questo discorso per ringraziare 100 volte voi, i miei primi 100 follower del blog!

C.

Ember. Il mistero della città di luce

 

Ember. Il mistero della città di luce
  • Autore: Jeanne DuPrau
  • Traduttore: Capatti B.
  • Editore: Rizzoli
  • Collana: Narrativa Ragazzi
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • ISBN: 8817030341
  • ISBN-13: 9788817030342
  • Pagine: 289

Lina Mayfleet e Doon Harrow hanno dodici anni e sono sempre vissuti così, sotto le luci giallastre dei fanali. Ci sono colori che conoscono solo per sentito dire, come il verde e il blu. Il mondo grigiastro e artificiale di Ember è il solo possibile per loro. Ma Lina scopre un'antica pergamena quasi illeggibile che sembra dare indicazioni su come abbandonare la città. Allora oltre il buio c'è qualcosa? Forse un altro mondo? E come sarà? Toccherà a Lina e Doon decifrare il messaggio che arriva dal passato e scoprirne il significato, prima che la luce svanisca per sempre...

Un libro davvero bello, che ho letto in un paio di giorni e che ha una trasposizione cinematografica che rende giustizia alla storia, pur ampliandola, senza però esagerare.
E’ libro per ragazzi quindi non si può pretendere chissà cosa eppure è intrigante e l’idea di base di una città sotterranea mi piace e mi attrae, mi affascina. Se però pensiamo che questa città è alla fine della propria vita quale alternativa hanno i cittadini di Ember? Hanno un’avventura da affrontare, un mistero da risolvere e vecchie istruzioni da interpretare.
Davvero bello il diario che trovano alla fine, che spiega brevemente come sia nata Ember…

Il film è –come si può leggere nella fine del trailer– è uscito al cinema nel dicembre del 2008, sono già passati tre anni! Io l’ho visto qualche tempo dopo su sky, e quante volte che l’ho riguardato quando ne ho avuto la possibilità!
La protagonista,
Saoirse Ronan, che mi piace davvero tanto come ragazza, è la stessa di un paio di film tratti da altrettanti splendidi libri: “Amabili resti” e “Espiazione”.

C.

sabato 17 dicembre 2011

Dubbi amletici (da universitari)

Mantenere l'attuale media e rifare gli esami per mantenerla tale o prendere quel che viene fregandosene dei voti e finire in fretta?


Ecco, questo è quello a cui sto pensando in questo preciso momento, tra una formula del teorema di Modigliani Miller e il collegamento con il modello di Stiglitz Weiss (sto studiando economia monetaria, una pacchia davvero...)


Published with Blogger-droid v2.0.2

martedì 13 dicembre 2011

Cara Santa Lucia…

è così che iniziavo le mie letterine agli inizi di dicembre (anche se molto più probabilmente a fine novembre!) per chiedere delle luuuunghe liste di regali che comprendevano, oltre alla grande quantità di richieste per la sottoscritta, anche regali a tutta la famiglia: mamma, papà, fratello e bestia compresa!
E oltre ai regali per tutti c’era anche specificato dove questi regali dovevano arrivare: quali dalla nonna, quali dalla zia, quali dall’altra zia.. Straorganizzata, già da piccola sapevo cosa volevo!

Che poi arrivasse tutto quello che volevo è un’altra questione.. Ovviamente con le liste che facevo era impossibile arrivasse tutto, ma io ero sempre accontentata. Ho le foto della villona della Barbie (completa di mobili eh, con tutti i ninnoli minuscoli e microscopici) e la Bebi Mia pronti ad aspettarmi.. Senza ovviamente contare la miriade di Barbie che si sono susseguite negli anni (e poi lo yacht, il camper, le macchine (tra cui la Jaguar!)) e i vari accessori per le bambole tra passeggini e vestiti… Se ci penso quanta nostalgia! 


La Jaguar era davvero figa, aveva i fari che si accendevano
muovendo la leva del cambio.. *_*

Va a finire che sulle Barbie ci faccio un post apposito! Tra l’altro sono ancora tutte giù in taverna, un po’ all’ammucchiata ma ci sono.. Io me le immagino troppo a fare i festini come i giocattoli di Toy Story!!

Il 12, il giorno precedente a Santa Lucia, si respirava tanta, tanta magia. All’asilo arrivava sul carretto tirato dall’asinello con il gastaldo a fargli strada, lei tutta vestita di bianco con uno spesso velo sopra il viso. Arrivavano dolcetti e giocattoli ed era sempre una festa! Alle elementari invece non veniva di persona ma ad ognuno lasciava sul banco un pacchettino.
Ma la cosa più bella era la sera, quando si andava a letto presto perchè non bisogna vedere Santa Lucia, se sei sveglio ti butta la sabbia negli occhi! Suonava un campanello fuori in strada e tutti a rifugiarsi sotto le coperte! Prima di andare però si preparava qualcosa da mangiare per l’asino (carote e una tazza di latte) e per la santa (un bel panino col salame e un bicchiere di vino rosso!) e poi si poteva andare a dormire. Quante volte avrei voluto sgattaiolare in salotto e restare sotto la tavola, tra le sedie, per vederla arrivare! Ma ovviamente dormivo della grossa…

E la mattina? L’unico giorno all’anno in cui ci si svegliava prestissimo e si svegliava tutti e si correva in sala.. Meraviglia! Un enorme piatto di dolcetti, cioccolatini e pastafrolle aspettava ognuno di noi, regali ovunque…. La felicità!!

Negli anni ovviamente le cose sono un po’ cambiate e le bambole hanno lasciato il posto ai libri (è così che è arrivato a casa il primo libro di Harry Potter, poi uno ogni anno fino al terzo/quarto mi pare..gli altri sono arrivati poco tempo dopo l’uscita in libreria perchè la curiosità di sapere delle avventure del maghetto era troppa per aspettare dicembre!).

Vorrei davvero poter tornare indietro nel tempo per poter rivivere ancora quella magia.. anche se la tradizione resta è decisamente un altro modo di viverla.

C.

mercoledì 9 novembre 2011

I diritti dei lettori

  1. Il diritto di non leggere
  2. Il diritto di saltare le pagine
  3. Il diritto di non finire il libro
  4. Il diritto di rileggere
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
  7. Il diritto di leggere ovunque
  8. Il diritto di spizzicare
  9. Il diritto di leggere ad alta voce
  10. Il diritto di tacere

Questi sono, secondo Pennac, i 10 diritti che i lettori hanno. Solo uno non apprezzo nè accetto, ovvero l’ultimo: il diritto di tacere. E perchè mai? Perchè un lettore non dovrebbe infastidire amici, parenti, visitatori del proprio blog o chi capita sulle recensioni su anobii con ciò che ne pensa dei libri o dell’ultimo libro letto? Tacere significa “non parlare, stare zitto, non esprimersi, non riferire nulla, non fare rumore, essere silenzioso” ma non si può stare zitti dopo aver letto un capolavoro, non si può astenersi dall’esprimere le proprie emozioni trovate tra le pagine! E soprattutto un lettore è sì silenzioso, ma solo quando legge! Almeno diamogli la parola quando finisce il libro!

C.

C. vs burocrazia

Ogni tanto mi sento come Asterix e Obelix, nel cartone delle 12 fatiche, dove entrano nella casa che rende matti (adoro le musichette!!).
“Vada allo sportello 2” “Compili il modulo 573” “No, serve il 573b” “Oggi è chiuso” “Venga a ritirarlo la settimana prossima”. Che poi figurarsi se si può fare tutto nello stesso posto. Eh no, troppo facile! Bisogna andare in vari uffici situati in vari posti della città (e provincia, nel mio caso).

Cioè, io non ce la posso fare… Perchè le cose non possono essere semplici? Perchè devono complicare la vita a noi poveri comuni mortali? Che poi tutti hanno fretta e richieste, e loro sono leeeeenti..

 

La cosa che più mi rode è che tutti questi documenti vari servono per uno semplice stage di sei mesi. Mi chiedono cose che non ho dovuto portare nemmeno quando lavoravo anni fa! Certo non posso lamentarmi di avere trovato questo stage, ma mi lamento di tutti i documenti e lo sbattimento che comporta.
Che poi, come sempre accade, “o tutto o niente”: nello stesso periodo in cui cercavo lo stage ho avuto altre due proposte (tra lavoro vero e proprio e un altro stage a scopo assunzione) che però ho dovuto rifiutare perchè già impegnata con questo! Dopo mesi di calma piatta e silenzio, in cui mi sono dannata l’anima con email e cv mandati a tutti pur di trovare qualcosa. Però almeno ho trovato qualcosa attinente a quello che studio, sono curiosa di vedere come si svolgerà il tutto! In teoria dovrebbe essere uno stage non operativo, quindi qualcosa tipo ‘guardare e non toccare’, però confido di imparare molto e sei mesi sono anche parecchi!

Quindi potrete anche capire i miei dubbi riguardo tempo libero e università. Il tempo a mia disposizione sarà poco, e sempre troppo poco per le cose che dovrei fare. Nonostante in teoria dovrei fare 830-17 o poco meno, tra spostamenti in macchina, parcheggi, traffico e quant’altro mi porterà via davvero tanto tempo. Per andare dove lavoravo prima ci mettevo 20 minuti per 20 km, quasi tutti fortunatamente di tangenziale, per questo invece almeno 45 minuti per 12 km.. In più paga il parcheggio, paga la benzina, paga i documenti (marche da bollo varie)… qui è tutto un pagare! Ah, niente buoni pasto quindi paga pure il mangiare, che probabilmente porterò da casa, anche per il fatto che… sono in dieta seria, ma di questo parlerò in un altro post! Per fortuna è uno stage retribuito, almeno detratte queste spese qualcosina dovrebbe rimanermi a fine mese.. giusto per togliermi qualche sfizio!

E ho anche in mente di quale sfizi possiamo parlare… libri libri libri! E chissà, anche videogiochi e borse e chissà!

C.

martedì 1 novembre 2011

Una nuova farfalla

Nei confronti della morte so di essere piuttosto cinica, da questo punto di vista ho una corazza o mi sono costruita durante gli anni una specie di ‘pace interiore’ rispetto a questo traumatico evento. Quindi non sono una che piange tanto, che si dispera, che ne esce distrutta. Soffro ma quasi in modo impercettibile, quasi da non accorgersene, il momento passa in fretta e, come si dice di solito, la vita continua.

Le tappe della vita mi hanno portata a questo, il passato mi ha insegnato e segnato allo stesso momento. Posso sembrare algida, insensibile, ma non sono estranea alla tristezza per la perdita di una vita. Mi dispiace sul momento, resto intontita e assimilare è per me un attimo. Può essere triste pensarla così, pensare che possa quasi non fregarmene molto (o niente) ma credo che in certe situazioni sia meglio così. Perchè non è vita soffrire in un letto, penare con terapie e cure che causano altro dolore e che chissà se porteranno ancora il sole nella propria vita. Quando ci si accanisce per allungare di più quella che risulta poi essere una sofferenza protratta nel tempo, è per portare avanti una vita o per allontanare la morte di qualche tempo? Probabilmente tutto sta nell’animo delle persone, ma non so se io riuscirei a lottare, sopportare, consumarmi lentamente e vedere sofferenza in me e in chi mi sta attorno, perchè inevitabilmente sono eventi che coinvolgono tutta una cerchia di persone.

Eppure nonostante questo mio distacco emotivo verso queste circostanze provo quasi rabbia nel vedere quanto ingiusta sia la vita, che viene strappata da una persona giovane, che non guarda all’animo ma sembra sempre punire i buoni, i corretti, i giusti, mentre chi la sfida in ogni momento riesce sempre a vincere. La vita è ingiusta e su questo non ho alcun dubbio.

Non ho avuto il piacere di conoscerti realmente
ma sono virtualmente, eppure da quelle poche parole
che scrivevi e da quelle frasi che ci siamo scambiate
so per certo che eri una persona fantastica
vitale e solare, che non hai meritato niente
di ciò che hai dovuto passare.
La vita ti ha messa di fronte ad una dura prova
ma ne sei uscita comunque vincitrice. 
Da tutto questo è nata una nuova farfalla,

ciao Laura

lunedì 10 ottobre 2011

10/10/11

Non avevo nessun titolo migliore per iniziare questo post.. il sottotitolo potrebbe essere “A volte ritornano” ma è così banale che dovrei usarlo non so quante volte per il mio povero blog! A bocca aperta

L’ultima volta che ho scritto qui è stato il primo luglio, in pratica all’inizio dell’estate! che vergogna, 4 mesi di abbandono!
Il problema è che non riesco ad essere tanto costante, non solo in questo ma praticamente in tutto. Inizio con le migliori intenzioni, probabilmente sono anche presa bene dall’idea, dalla novità, da che cavolo ne so ma poi dopo qualche tempo la novità è passata e nel frattempo sostituita da qualcosa d’altro, qualcosa di più nuovo.

In 4 mesi ne sono successe di cose! Magari non proprio eclatanti o così straordinarie però 4 mesi sono 4 mesi (e se continuo con questo 4 mi viene in mente la pubblicità della tim di 4 stelline e 4 paperelle…)
Per riprendere un po’ in mano il blog e svecchiarlo un po’ mi ripropongo di parlare nei prossimi giorni di

- libri: qui ci eravamo fermati nell’ultimo post, da qui potrei ricominciare con le recensioni degli ultimi libri letti, di quelli ‘in lettura’ e di quelli che considero ‘abbandonati’

- università: è il mio pensiero 24 ore su 24, è quello che mi preoccupa al momento quindi posso anche spendere qualche parolina su questo 

- concerti: 3 (o forse 4) concerti quest’anno! Un vero record per me!! L’ultimo risaliva a non so quanto tempo fa, ma probabilmente ero ancora al liceo, quindi sono passati per lo meno 7 anni (azz che vecchia!! come passa il tempo!)

- vacanze: montagna e addirittura mare quest’anno! Anche qui erano anni che per un motivo o per l’altro non ci andavo, abbiamo organizzato qualcosa in fretta e in extremis per passare almeno 4 giorni di relax lontani dalla calura di questa rovente estate (no, non parlerò del caldo di quest’estate, tema trito e ritrito!)

- varie ed eventuali: cose che non mi vengono in mente al momento ma che magari mi verranno in mente in questi giorni, magari giusto prima di addormentarmi come è successo per l’ispirazione di questo post!

C.

venerdì 1 luglio 2011

Libri letti nel 2010

Scrivo questo post giusto per ‘archiviare’ le mie letture del 2010 e creare un nuovo elenco per quelle del 2011, anche se al momento sono davvero poche Triste
(Si, certo che potevo scriverlo a gennaio un post del genere, che a luglio fa un po’ ridere…)

  • Il gioco dell'angelo - Carlos Ruiz Zafon
  • Dead to the world - C. Harris
  • Persuasione - J, Austen
  • L'ombra del vento - C. Ruiz Zafon
  • Doppio sogno - A. Schnitzler
  • La cripta dei cappuccini - J. Roth
  • I love mini shopping - S. Kinsella
  • Espiazione - I. McEwan
  • Morte malinconica del bambino ostrica - T. Burton
  • Il sexy club del cioccolato - C. Matthews
  • Club dead - C. Harris
  • Living dead in Dallas - C. Harris
  • Dead until dark - C. Harris
  • Memorie di una geisha - A. Golden
  • La mia Africa - K. Blixen
  • Cioccolato amaro - L. Lokko
  • L'amore ai tempi del colera - G. García Márquez
  • Nessuno scrive al colonnello - G. García Márquez
  • Coraline - N. Gaiman
  • La compagna di scuola - M. Wickham
  • Kitchen - B. Yoshimoto
  • Amabili resti - A. Sebold
  • Slow economy - F. Rampini
  • Le amiche del venerdì sera - K. Jacobs
  • Eva Luna - I. Allende
  • Il mondo ai miei piedi - L. Lokko
  • Seta - A. Baricco
  • Crypto - D. Brown
  • Il vecchio e il mare - E. Hemingway
  • Cien años de soledad - G. Garcia Marquez
  • Il quidditch attraverso i secoli - J.K. Rowling
  • Gli incubi di Hazel - L. Deeny
  • La solitudine dei numeri primi - P. Giordano
  • The reptile room - L. Snicket
  • The bad beginning - L. Snicket
  • Novecento. Un monologo - A. Baricco
  • Le fiabe di Beda il Bardo - J. K. Rowling

C.

giovedì 9 giugno 2011

E ci sono giorni così…

E ci sono giorni così, che passano e mi sembra di non aver fatto nulla.
Giorni in cui non ho proprio voglia di fare nulla, se non stare sul divano a vegetare, col telecomando in mano a passare da un canale all’altro (e maledire il digitale terrestre dato che praticamente non vedo niente).
Giorni in cui neanche ho voglia di leggere (ed infatti ho gli stessi libri in lettura da un paio di mesi tipo..!)
Giorni in cui dico “Oggi non prendo decisioni, per me è tutto indifferente”

E poi giorni che passo serena, come ieri che sono andata al MART (Museo di arte moderna e contemporanea) a  Rovereto a vedere gli impressionisti, e restare in contemplazione davanti ai meravigliosi quadri di Monet… E alla sera una splendida quanto particolare cenetta a base di tigelle, gnocco fritto, salumi e pinzimonio.

Questi giorni mi tolgono dall’apatia, mi svegliano e mi rendono felice.

Senza contare poi la soddisfazione nel sapere che ho fortunatamente (nel vero senso della parola) superato l’esame di econometria fatto il 6, per il quale ho dovuto studiare durante il ponte rendendo praticamente insulso il tempo passato dal mio ‘morino… per fortuna ne è valsa la pena, altrimenti chissà che nervoso! Questo almeno mi dà la voglia di studiare per il prossimo esame della lista, ‘Analisi degli equilibri gestionali della banca’, in programma per il prossimo mercoledì.

 

C.

lunedì 30 maggio 2011

Ma davvero???

Quando ho guardato la data dell’ultimo post qua sul blog mi è preso un accidenti… Ma davvero l’ultimo aggiornamento risale all’8 febbraio?? Così tanto tempo fa?? Non riesco ancora a crederci ma tant’è..

Ormai siamo prossimi a giugno, quindi come sintetizzare 4 mesi d’assenza? Dovrei ricapitolare quello che è successo un po’ in ogni mese, ma forse ne nascerebbe un elenco asettico, senza tanto significato..

Eppure molte cose un significato ce l’hanno, eccome se ce l’hanno!!

Potrei scrivere qualche data… ecco come posso ricapitolare velocissimamente questi mesi!

  • Febbraio: domenica 20 –> la mia prima volta allo stadio (la partita in questione? Chievo – Milan, regalo di San Valentino per M.)
  • Marzo: lunedì 14 –> concerto di James Blunt a Milano, Mediolanum forum
  • Aprile: martedì 26 –> è il nostro giorno ufficiale <3
  • Maggio: giovedì 26 –> il mio compleanno, trascorso tra l’altro a Reggio Emilia

A parte queste date per me importanti, che altro è successo? Cose che ricordo in sequenza: esami della sessione invernale, lezioni frequentate, cene di corso con tanto di Mille miglia, aperitivo-cena con quelli di anobii di Verona, pochi libri letti, tante borse comprate/ricevute in regalo, colloqui, calorie bruciate, delusioni, felicità, rimpianti e voglia di organizzare, previsioni, fallimenti, gioie, smalti di mille colori, tagli di capelli, esperimenti con scarpe nel freezer, twitter twitter twitter, Reggio Emilia, aula studio mai vista, troppo da studiare e poca voglia, caldo, splendido pigiama, incontri canini alla sera, videogiochi nuovi, voglia assurda di una vespetta arancione, la mania del francese, serie e serie di telefilm visti e altrettante serie ancora da vedere…

E poi, che altro? Sicuramente c’è altro!

Ci sono i prossimi esami da dare (tra l’altro la sessione è iniziata oggi) con le conseguenti mille materie da studiare.. ancora non so cosa darò, a parte una materia che devo per forza dare in questa sessione per beneficiare di un paio di punti in più ottenuti frequentando e consegnando degli esercizi..

E con questo pensiero in testa me ne vado a studiare, sperando di trovare presto la voglia di scrivere. Ecco un’altra cosa da aggiungere all’elenco qua sopra: poca voglia di scrivere, o di fare qualsiasi altra cosa.

 

C.

martedì 8 febbraio 2011

Studiare mi distrugge

C’era una pubblicità che diceva così? Ah no, quella delle gocciole diceva che la jungla lo distrugge al povero Tarzan o uomo della jungla che sia… Io nella jungla ci starei benissimo: un’amaca, un quintale di libri e lasciatemi pure là.

 

E’ tempo di esami (maledettissimi esami) e di studio serrato, materie che vanno e non vanno, che si studiano che è un piacere e che proprio non vanno giù, in cui mi sento decisamente pronta e in cui non lo sarò mai. Cacchio un corso così duro dovevo scegliermi io? Mai fare le cose facili io eh, no sia mai. Vabbè, ormai ci sono e mica voglio buttare tutto all’aria.. Devo solo stringere i denti per un altro po’ e tuffarmi nel secondo semestre del secondo anno più impegnativo della mia carriera universitaria. Credo che siano gli orari più osceni mai avuti… Seguirò quattro corsi di cui uno che ho già seguito l’anno scorso. Sarà anche una perdita di tempo ma mi fanno comodo un paio di punti in più all’esame se consegno al prof gli esercizi. Un altro mi tocca seguirlo anche se il prof è soporifero (ed è dire tanto!) ma dicono serva per farsi vedere per l’orale e così mi piazzerò in prima fila…. proprio da secchiona ecco! Degli altri due corsi uno mi interessa parecchio ed il prof è bravo bravo, dell’altro mi aspetto una quantità industriale di slides ed un quaderno che pesa tre chili. Devo decisamente andare a comprare la cartuccia del nero…

Il tempo per leggere è poco, ma lo shopping di libri l’ho fatto comunque! La trilogia di Cornelia Funke: Cuore d’inchiostro, Veleno d’inchiostro e Alba d’inchiostro (adoro il film Inkheart, tratto dal primo libro e non sapevo della trilogia!!) Stardust (anche per questo ho visto il film e non sapevo del libro, che tra l’altro è dello stesso autore di Coraline) e due di Ray Bradbury: L’albero di halloween e Tangerine. Vedremo.. 

Intanto vi lascio con la recensione di Stardust e con il trailer del film!

Stardust

  • Autore: Gaiman Neil
  • Traduttore: Bartocci M.
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Oscar bestsellers
  • Data di Pubblicazione: Giugno 2005
  • ISBN: 8804547103
  • ISBN-13: 9788804547105
  • Pagine: 245
  • Libri per ragazzi

In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...

Come già ho anticipato ho visto il film un paio di volte quando era uscito al cinema (e ciò risale al 2007) e mi era piaciuto un sacco. Quando ho visto il libro sullo scaffale non ho resistito... c'erano dubbi?? La mia passione "leggi il libro - guarda il film" mi ha portato a sfogliare e divorare in qualche giorno questo libro, dello stesso autore di Coraline.
Decisamente mi è piaciuto tanto quanto il film, che ha saputo interpretare a meraviglia le avventure narrate nel libro e portarci nel mondo d'incanto che sta al di là del muro. La magia si respira già dalle prime pagine e la ritroviamo lungo tutto il viaggio di Tristran Thorn alla ricerca di una stella caduta da regalare in pegno alla sua amata (un amore a senso unico già in partenza, ma cosa non si fa per amore?).
Cosa succede però se la Stella si rivela essere una splendida fanciulla di nome Yvaine? E se Tristan non fosse il solo ad essere interessato a lei?Una volta iniziato il libro è difficile smettere di leggerlo, tutto si svolge in fretta con un susseguirsi di cambio di personaggi e scenari. Ci sono state alcune scene che ho ritenuto un po' forti, decisamente non per bambini.. Ma tant'è, le streghe qualche cattiveria dovranno pur farla!

E' una favola fantastica e romantica, con il lieto fine che ci si aspetta.

 

C.

martedì 18 gennaio 2011

I miei libri letti nel 2010

Siamo nel 2011 ed è ora di cambiare, anzi aggiornare, il riquadrino del blog in cui ho iniziato ad elencare i libri letti nello scorso anno. Mi salvo quindi l’elenco dedicando un post a titoli e autori.. Anche perchè devo iniziare “I miei libri letti nel 2011”!

  • Talking about Jane Austen in Baghdad – B. Rowlatt, M. Witwit
  • Il gioco dell'angelo – C. Ruiz Zafon
  • Dead to the world - C. Harris
  • Persuasione - J, Austen
  • L'ombra del vento - C. Ruiz Zafon
  • Doppio sogno - A. Schnitzler
  • La cripta dei cappuccini - J. Roth
  • I love mini shopping - S. Kinsella
  • Espiazione - I. McEwan
  • Morte malinconica del bambino ostrica - T. Burton
  • Il sexy club del cioccolato - C. Matthews
  • Club dead - C. Harris
  • Living dead in Dallas - C. Harris
  • Dead until dark - C. Harris
  • Memorie di una geisha - A. Golden
  • La mia Africa - K. Blixen
  • Cioccolato amaro - L. Lokko
  • L'amore ai tempi del colera - G. García Márquez
  • Nessuno scrive al colonnello - G. García Márquez
  • Coraline - N. Gaiman
  • La compagna di scuola - M. Wickham
  • Kitchen - B. Yoshimoto
  • Amabili resti - A. Sebold
  • Slow economy - F. Rampini
  • Le amiche del venerdì sera - K. Jacobs
  • Eva Luna - I. Allende
  • Il mondo ai miei piedi - L. Lokko
  • Seta - A. Baricco
  • Crypto - D. Brown
  • Il vecchio e il mare - E. Hemingway
  • Cien años de soledad - G. Garcia Marquez
  • Il quidditch attraverso i secoli - J.K. Rowling
  • Gli incubi di Hazel - L. Deeny
  • La solitudine dei numeri primi - P. Giordano
  • The reptile room - L. Snicket
  • The bad beginning - L. Snicket
  • Novecento. Un monologo - A. Baricco
  • Le fiabe di Beda il Bardo - J. K. Rowling

C.