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martedì 29 dicembre 2009

Un nome una garanzia

Sono giorni di vacanza ed io oltre a dedicarmi all’analisi tecnica per la tesina del prof, oltre a studiacchiare per l’esame di C.&C., oltre a giocare a Kung Fu Panda, Lego Indiana Jones, Worms 2 Armageddon e Fallout 3 ho anche il tempo di leggere.. Il libro della settimana (o di questi tre giorni direi, visto che tra qualche capitolo è finito) è “La signora dei funerali” della Wickham, che altri non è che la Sophie Kinsella della serie di I love shopping, Ricordati di me, La ragazza fantasma… Una scrittrice che piace a me, del genere chick -lit, ovvero quel fenomeno letterario emerso negli anni ‘90 rappresentato da scrittrici soprattutto britanniche e statunitensi, che si rivolgono prevalentemente a un pubblico di donne giovani, single e in carriera. E’ il vecchio romanzo rosa riadattato alla società moderna, umoristico e post-femminista. Le protagoniste sono di solito donne dinamiche, alla moda, fra i venti e i quarant'anni, che vivono in grandi città (per esempio Londra o Manhattan) e lavorano in settori come l'editoria, la pubblicità, la finanza o la moda.

In questo libro la Kinsella, pardon, Wickham, non tradisce il suo genere d’appartenenza, anche se con differenze dagli altri libri.. Niente male comunque, una lettura semplice, veloce e intrigante. Perfetta tra un libro e l’altro, tra quelli più impegnati o seri o commoventi (si veda “Venuto al mondo” nel post del 19 dicembre).


la signora dei funarali

La signora dei funerali

  • Autore: Wickham Madeleine
  • Traduttore: Lamberti N.
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Oscar bestsellers
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • ISBN: 8804592729
  • ISBN-13: 9788804592723
  • Pagine: 294
  • Narrativa straniera
Fleur Daxeny è bella e affascinante, ma soprattutto è una donna senza scrupoli. Fornita di uno straordinario guardaroba di eleganti abiti neri, dopo aver letto i necrologi sul "Times", Fleur si imbuca ai funerali e alle commemorazioni dei ricchi puntando a conquistare i vedovi inconsolabili. Dopo averli sedotti e soprattutto dopo aver messo mano alle loro carte di credito, e tutto questo con recalcitrante figlia al seguito, Fleur scompare senza lasciare tracce fino all'incontro con una nuova vittima ignara. Questo giochetto le riesce più volte fino al giorno in cui la donna incontra il noioso e prevedibile Richard Favour, alla commemorazione dell'amata moglie. Ancora una volta, da vera professionista, Fleur riesce a far breccia nel cuore del vulnerabile vedovo, ma le cose non vanno esattamente come lei aveva previsto...

Non c'è che dire, la Kinsella è sempre la Kinsella, anche se in questo caso di chiama Wickham. I suoi romanzi sono sempre un clichè: la bella ragazza squattrinata che si innamora (prevedibilmente per noi lettori, imprevedibilmente per la protagonista) del riccone di turno. L'importante è avere una Gold Card per lo shopping.

Tuttavia lo stile pare diverso da quello della Kinsella di I love shopping. E' più sofisticato, elegante, maturo. Sempre chick-lit, ma con quel qualcosa di diverso. Valutato su Anobii con 3 stelle.


Chissà ora quale sarà il prossimo, troppi mi aspettano e non so da che parte iniziare! I prossimi già pronti sulla libreria sono "Il simbolo perduto" di Dan Brown, "L'amore ai tempi del colera" di Marquez, "I pilastri della terra" di Ken Follett, "Il gattopardo" di Tomasi di Lampedusa.... Quale iniziare per primo? Eh, sono bei dilemmi questi!!


C.

sabato 26 dicembre 2009

Finito uno…. sotto ad un altro!!

No, non si parla di uomini! Si parla di libri.. e sono di gran lunga più affidabili degli uomini, non rompono le scatole, se ne stanno zitti, si fanno strapazzare e se ne stanno cmq zitti, ci sono sempre nel momento del bisogno e non ti mollano per guardare una cavolo di partita di calcio o gara di qualsiasi genere.

Per questo adoro i libri. Li si può lasciare lì fermi giorni, settimane, mesi (anche anni) e loro restano lì, ci saranno. Non si lamentano e non si sentono messi da parte. Aspettano il loro turno.

E quindi ecco che dopo il libro di Suskind (Il profumo) e quello della Mazzantini (Venuto al mondo) ora è il momento della cara Kinsella, anzi, della Wickham con il suo “La signora dei funerali”.

E’ già bello pronto sullo scaffale che mi aspetta!!

C.

giovedì 24 dicembre 2009

24 dicembre 2009: la vigilia di Natale

Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh.

Un po’ di spirito natalizio ci sta, anche se a dire il vero non è che lo sento come gli altri anni.

Diciamo che tutti sono stati contagiosi: auguri di qua e di là, regali che arrivano pian piano (o che cmq si aspettano) e la corsa ai regali, facebook è esploso con una serie di “tanti auguri” e una lista infinita di “Tizio e Caio sono stati taggati in una foto” e questa foto altro non è che un’immagine di Babbo Natale, un albero di natale o qualsiasi altra cosa che abbia quel che di natalizio. Che strazio. Gente alle prese con pacchetti e pacchettini, che affolla centri commerciali già di per loro saturi, il centro città preso d’assalto e che come un cane da fiuto cerca l’oggetto giusto, confronta i prezzi, si chiede se il colore va bene. Che poi l’oggetto in questione sia bello o meno, utile o no non importa. Deve fare effetto ma senza costare un capitale. Il budget per i regali di natale degli italiani è stimato tra 100 e 300 euro. Beh, io penso di averne spesi una trentina, magari anche meno. Questo Natale sotto il mio albero ci saranno tanti libri per tutti!! Viva la cultura va’!

E parlando di libri ho appena comprato il primo libro (di 13) di Lemony Snicket! “The bad beginning”. In inglese, 5.88 €. Ora per la consegna (ovviamente l’anno prossimo) devo solo confidare nelle poste italiane..

Immagine

e chi è questo someone? IO!!

così mi sono fatta il regalino della vigilia!

E con questo chiudo qui, rinnovo i miei auguri di buon Natale a tutti quelli che capiteranno qui..

B U O N

N A T A L E !

C.

lunedì 21 dicembre 2009

21 Dicembre 2009

Ore 14.24

La neve continua a scendere. Le piace ricoprire tutto, secondo me si prende la sua sadica rivincita “Volete il bianco Natale? Adesso ve lo dò io il bianco Natale! Tiè!” e via di fiocchi che scendono dal grigio cielo…

Ed ecco il mio giardino, un manto bianco in terra e bianco il cielo, solo il rilievo degli alberi staccano l’orizzonte.

DSCN5450

C.

sabato 19 dicembre 2009

Clausura forzata

Si, bella la neve. Così candida, ricopre tutto di bianco. Sotto Natale fa atmosfera.

Si, farà anche atmosfera sotto Natale, ma tant’è che io mi ritrovo chiusa in casa per l’impossibilità di girare per le strade, tanto più che le vie nel mio quartiere non vengono pulite. Vuoi uscire? Beh, se non vuoi spalare neve per centinaia di metri e non hai uno spazzaneve stai a casa. Anche perché la macchina è in garage. E con la neve ovunque non si viene su dallo scivolo. Mitico.

Inizia così una giornata pacata, silenziosa come il silenzio nel bianco del giardino.

Mi sono svegliata presto. Ho da fare ma nello stesso tempo non mi va di fare niente. Avevo altri programmi. E odio quando qualcuno o qualcosa, come in questo caso, mi cambiano i programmi miei mentali. Lunedì avrei un esame. Non lo faccio, ho deciso così. Non volevo studiare in pochi giorni e in questo weekend. Volevo godermelo. Un weekend di relax, di uscite, di tranquillità fuori città. Ed invece sono bloccata qui.

Ho riacceso il pc fisso. A occhio e croce era fermo da fine giugno. Ho sistemato la tesina per il lavoro di gruppo dell’esame di gestione del portafoglio azionario. Mi piace curare la forma dei testi. Ci metto una certa attenzione e cura quasi maniacale, quasi da perfezionista. Sono pignola, lo so. Sono anche riuscita nel mio intento di caricare i dati azionari nel Metastock. Il che è un enorme traguardo. Ovviamente sapevo di riuscirci. Era solo questione di tempo e pazienza e scervellamento su tabelle, file e quant’altro.Non poteva averla vinta lo stupido, come lo chiama il prof. R. Io vs Metastock: 1-0. Tiè! Ora devo *solo* capire come funziona nell’analisi. Bella roba, significa che mi devo fare il mazzo studiando. Mitico.

Una buona notizia è che finalmente mi è passato il blocco del lettore, ormai era diventato quasi frustrante. La mia statistica su Anobii dice che ho letto 12 libri e 3930 pagine. Poco! Il libro del momento è “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini.

Venuto al mondo

  • Autore: Mazzantini Margaret
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • ISBN: 8804573708
  • ISBN-13: 9788804573708
  • Pagine: 531
  • Narrativa italiana
Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.

E’ un libro che da qualche capitolo a questa parte mi lascia coi brividi, che mi tocca nel profondo.

Sono stata lì lì per chiuderlo ed abbandonarlo. Non è un libro leggero. Ammetto che non ho letto né recensioni né sapevo la trama. L’ho preso così, senza pensarci. Forse perché ispirata dai colori della copertina. Così vivace, può mai nascondere qualcosa di così duro, crudele? Si, può. Nella storia di Gemma.

Lo sto ancora leggendo, sono a metà circa. Il tono è cambiato dall''inizio, se prima era un semplice racconto di ciò che è stata la vita della protagonista nella prima giovinezza poi si trasforma nella ricerca di ciò che completa ogni donna. Un desiderio lancinante, costantemente nella testa della protagonista.

Non vedo l’ora di vedere come va avanti. Subito.

C.

martedì 8 dicembre 2009

Bisogno di scrivere

In questo momento scrivere mi è quasi fondamentale. Lascio che le dita schiaccino questi quattro tasti senza pensarci, in modo da svuotare la mente, in modo da evitare di pensare, evitare che qualsiasi pensiero invada la mia mente. Finché mi concentro su cosa buttare giù in queste righe non penso ad altro.

Per fortuna.

E di fortuna ne avrei davvero bisogno in questo momento. Non lo so, sembra davvero che questo periodo vada da schifo. Tutto d’un tratto, ovviamente. Perchè i periodi tranquilli durano poco, troppo poco! Chissà perché.. Forse perché.. perché cosa?! Perchè niente, non riesco neanche ad argomentare una frase. Bella lì.

Ma questo post come anticipato non ha senso, ha il solo obiettivo quello di tenermi occupata in questa grigia, triste, stupida giornata. O giornataccia, meglio definirla così. Già stamattina mi sono svegliata male, ho dormito da schifo anche se fino a tardi. Brutti sogni, sogni strani. Mi sono arrabbiata anche nel sonno, figuriamoci come mi sono svegliata storta stamattina!! Zero voglia di fare.. Anche se le cose che posso fare sono mille e più: i libri da leggere non si contano (ne ho iniziati 3 e due ‘abbandonati’: l’unico che sto leggendo è Il profumo, Cien años de soledad di Marquez abbandonato, Eclipse (il 3° libro della saga di Twilight, in spagnolo) abbandonato anche questo, altri 3-4 sullo scaffale pronti da leggere..), avrei da studiare visto che il 18 ho un esamino, potrei portarmi avanti con la tesina di gestione del portafoglio azionario che ho da fare in gruppo ma cmq potrei fare qualcosa, magari i grafici con excel.., mal che vada posso anche giocare sia col pc che con la 360, tanto i giochi non mi mancano, magari guardarmi un film, farmi un bel bagno con le palle della lush.. soooo relaxing!, al massimo posso vedere qualche news da postare su coplanet..

Ma zero voglia, non c’è niente da fare non ho voglia di fare niente.. che strazio, la noia è una brutta bestia!!

Ma questo scimmiotto non è certo una brutta bestia, sia chiaro! :D   Ma mi rappresenta davvero bene, sono davvero io!

 

C.

venerdì 27 novembre 2009

Che giramento di….. ventole!

No, non ho perso la calma né è un modo più carino per dire “che rompimento di scatole”.

Sono realmente le le ventole del mio portatile che fanno un casino come di aereo al decollo…  E se solo penso a doverlo portare in assistenza mi viene male! Ma come, il  mio Vaietto rosa pagato un occhio della testa a fine maggio ha già problemi? Cavoli… ok che lo uso e lo sfrutto e ne abuso ma non è giusto, no no! Come faccio senza? E quanto poi, un paio di settimane (per non dire un mese?)?? Chissà se il fisso si accende ancora! xD

Però è davvero insopportabile sto rumore, mi fa venire il nervoso! vrrrrr… vrrrrrrr…… vrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!! E BASTAAAAAA!! Sono già incazzosa di mio in questi giorni…

Me ne vado un po’ a leggere va’! Ieri ho comprato “Il profumo” di Süskind e “Il gattopardo” di Tomasi di Lampedusa.. Penso inizierò dal primo.. Mi ispira troppo!!

 

C.

lunedì 23 novembre 2009

Economia e tecnica dei mercati finanziari.

Non mi ricordavo com’era il risveglio il giorno dell’esame. Svegliarsi alle 9 e mettersi a ripassare a memoria formule e passaggi e grafici.. Non è molto piacevole!! Ma mi rendo conto di cosa so e no.. Pensavo peggio!

Ieri ho riguardato le domande dell’esame e sembrava venissero in automatico.. Ma oggi non avrò le stesse domande nè sarò così tranquilla come qui.

Non ho ancora aperto il quaderno per l’ultimo ripasso. Lo farò quando arriverò in facoltà tra un’oretta. E’ così strano non dover partire due ore prima da casa per andare in stazione, prendere il treno, sperare che non sia in ritardo (o ancora peggio, che non sia soppresso) e sperare che arrivi in orario (si sa, non sempre quando si parte in orario si arriva in orario). E ripassare in treno, guardando il paesaggio che scorre in fretta. E una volta finito altre due ore per tornare a casa.. Mi chiedo sempre come sono riuscita a resistere con quegli orari, con tutte quelle ore di viaggio ogni singolo giorno. Non so se riuscirei ancora a rifarlo ora come ora.

Ma la realtà oggi è diversa: in mezz’ora sono in facoltà (beh, mezz’ora se mi va bene… certo che per fare 12 km è assurdo! quando ci mettevo 20 minuti per fare 20 km quando andavo a lavorare.. un bel no comment qui ci sta giusto!), parcheggio e in 2 minuti sono in aula. Aule brutte rispetto a quelle di Padova, devo aggiungere.. Anche se sono molto più avanti con un pc in ogni aula e la lavagna coi pennarelli. Noi avevamo ancora quelle coi gessi. Che naturalmente non c’erano mai.

Ora inizio ad essere agitata, ansiosa. So di non sapere, so di sapere qualcosa, so quello che so. Non è certo in un paio d’ore che imparerò ciò che mi manca da sapere. Spero solo di cavarmela, e spero anche di cavarmela bene.

Al massimo lo rifarò al primo appello in gennaio, non è una tragedia.

Io la prendo con filosofia. E meno male!

C.

domenica 22 novembre 2009

♥ Lo smalto viola ♥

Un po’ sono scaramantica. Un po’ no. Il primo anno di università avevo i miei riti scaramantici: la maglietta d’esame e un giro da Intimissimi il giorno prima a fare shopping. Era il mio rituale, che poi si è perso nel tempo.

Domani primo esame della magistrale, qui a Verona. Se Dio vuole. E se si sforza di volere un po’ di più me lo fa anche passare. Per passarlo bene ci vuole un miracolo, e non so se fa questo sforzo per me.

Per studiare ci vuole impegno, concentrazione e voglia. E a me queste tre caratteristiche mancano in questo periodo. Frequento le lezioni, si.. Ne ho saltate poche, si.. Eppure ricordarsi tutto è assurdo, al momento per me praticamente impossibile. Sfoglio le pagine e dico tra me e me “si lo so, questo lo so, ok..” e poi chiudo e so di non sapere, ne sono cosciente. Ma meglio di così non posso fare.

Sono anche andata a studiare in Frinzi sabato mattina.. Cioè, io che studio sabato mattina?? Assurdo, semplicemente assurdo!! Alle nove e mezza ero lì, e sono rimasta fino alle quattro.. No comment davvero! Neanche io mi ci riconosco! Non sono una secchiona e non finirò certo con l’esserlo. Non sono quasi mai rimasta chiusa in casa a studiare ore e ore e ore. Se il weekend c’è da uscire si esce. E non si discute. E faccio anche le ore piccole se mi va, ed il giorno dopo mi alzo col mal di testa. E se ce la faccio studio, sennò rimando. Non è mai morto nessuno per un esame non dato o non passato. Posso anche sperimentare una bocciatura, in tre anni mai avuta una. Voto minimo del 18 si (in matematica? Prendi e porta a casa contenta!!) ma un “non superato” mai. So che la mia autostima non ne risentirebbe, tanto che ci vuoi fare c’è sempre di peggio! Sono ottimista io!! ^_^

E della serie ‘oggi mi coccolo un po’’ bagno rilassante con palla della Lush “Think Pink” e smalto viola. Perché non sono scaramantica, il viola è fashion.

WORK HARD! YOU CAN DO IT!!

Sperem!

C.

giovedì 12 novembre 2009

Addicted to True Blood

E’ stato il destino ad appassionarmi ne sono sicura. Perchè io, di Sky sprovvista, ho visto solo la pubblicità ai tempi della prima visione della serie. E vabbè, neanche ci ho fatto più di tanto caso. Per caso poi parlando con L., telefilm dipendente, mi ha nominato questo “True Blood”.. E vabbè, al massimo provo a guardare la prima puntata in streaming…

E dopo 4 minuti me n’ero già innamorata!

La sigla poi fantastica!

I don’t know who you think you are,

but before the night is through,

i wanna do bad things with you


E le prime tre puntate me le sono sparate una dopo l’altra. PAM PAM PAM!!!

Perchè parlavo di destino quindi? Ma perchè il primo weekend che passo da M. (che invece, di Sky è dotato) cosa c’è sulla Fox? La maratona True Blood, semplice! E quindi olè, altre tre puntate sparate una dopo l’altra!!! PAM PAM PAM!! E così per ogni altro weekend altre tre puntate alla volta. Eh si, c’era più gusto ad andare da M.! Ed ora c’è ancora più gusto visto che è iniziata la seconda stagione!! buahaha che stronzetta che sono, me lo dico da sola!

La serie tv è ispirata ai romanzi di Charlaine Harris (denominati come Serie di Sookie Stockhouse di cui ho già adocchiato il cofanetto completo in inglese su amazon.com… sarà mioooo!!!). Che significa True Blood? Beh, è il nome del sangue sintetico che i vampiri (eh si, si parla di vampiri.. un po’ alla Twilight) si ciucciano al posto delle persone.. In teoria.. Poi in pratica……… Mistero, non lo dico! Quando dicevo “alla Twilight” intendevo questa storia d’amore tra lei, Sookie, giovane ed innocente cameriera (capace di leggere nel pensiero) e lui, Bill, ‘giovane’ vampiro centenario (e che fascino che ha!!! Non sarà bello ma ha uno sguardo magnetico… Bello bello bello!!) Non racconto nulla di più sulla trama. Ma è una bomba! Tra l’altro questo telefilm ha vinto un sacco di premi tra Golden Globe e Emmy Awards.



C.

PS: approvato il programmino di Windows Live Writer con cui ho scritto questo post! Una specie di word collegato con il blog (con stessa formattazione del testo, colore, sfondo ecc). Intuitivo e graficamente piacevole.

venerdì 6 novembre 2009

Sadness

Eh si, a volte cala la tristezza e neanche so perchè.
Inizio a fare le cose di inerzia, la mente senza pensieri.
Ma non ho motivi per stare così, o comunque non sono motivi validi.
Forse sarà il cielo grigio? O è colpa della pioggia che da settimane non abbandona la città?
Mah.





C.

mercoledì 30 settembre 2009

Agitazione

Domani torno sui banchi. Non di scuola. E non c'entrano neanche i pesci. (Questa la capiscono i più colti). Torno all'università, a seguire le lezioni. E sono nervosa, perchè come spesso succede sono nervosa.
Non conosco nessuno mentre penso che tanti già si conosceranno.
Non so dove siano le aule. E qua già mi vedo a vagare come un'anima in pena per la facoltà.
Non ricordo come si studia, come si prendono appunti, non ho più la concentrazione di prima. Se prima passavo ore e ore attenta sui libri ora si e no un'ora. E questo mi irrita. Ho perso il ritmo... E spero di riprenderlo presto va ;)
Con M. non è che vada molto bene, se non mi capisce al volo inizia ad essere pesante dire ed esplicare sempre tutto. Non c'è mai, non capisce quando deve esserci. Ed io mi stufo. E quando mi stufo poi è una tragedia.
Questa sera non aggiungo altro, non sono in vena.


C.

martedì 29 settembre 2009

Burocrazia sucks x 2

Questa mattina sveglia presto... c'è da andare in università!! Non vedo l'ora.............
Alle 9 ero già là davanti a questa infausta piccola porta con un foglio di carta che indicava "Segreteria studenti economia giurisprudenza. Apre alle ore 10.00 chiude alle ore 12.30". Sono la terza, evvai. Il primo ragazzo è così attaccato alla porta che potrebbe averla scambiata per la sua morosa. E' arrivato primo e vuole la sua pole position. Bravo. Il secondo è più uno studenze ca22one, di quelli che all'università cazzeggiano e passano il tempo. Vuole cambiare piano di studi ma non sa cosa deve fare, cosa deve portare. Si fa tenere il posto da un amico e va in cerca di una marca da bollo da 14,62 €. Torna trionfante dopo una mezz'ora. Dopo qualche minuto uno (in fila non so in che ordine) gli dice che i moduli vanno scaricati da internet. Quindi se ne va.
Perfetto, ho guadagnato un posto, ora sono la numero 2. Yeah! Il ragazzo dopo di me arriva con un librone in mano, e sta per tutto il tempo a leggere. Solo quando le dieci si avvicinano e la calca aumenta tira fuori dalla fashionissima borsa a tracolla della eastpack una copia della tesi in giurisprudenza. Bravo, uno che non fa economia.
Ore 10: si apre la porta. C'è una scrivania con una tizia (poi saprò che si chiama R.) che con una flemma incredibile scarta il primo ragazzo nel tempo di neanche 3 minuti. Io penso di essere rimasta in questo stanzino per 5 minuti buoni. Non so se sia da record. Forse! Liberata di una commissione me ne torno a casa e suona il cellulare. Un numero che non ho in memoria. Forse L. che mi aggiorna sul pomeriggio?
Pronto. - Buongiorno sono della segreteria studenti dell'università di verona. Ha consegnato stamattina il modulo.. - Sì. - Beh, a dire il vero era un'altro il modulo da consegnare... - Che?? - Eh si, questo è per l'accettazione, deve portarcelo dopo. - E non poteva accorgersene quando gliel'ho consegnato? - Eh, ho controllato dopo. Può tornare? - Adesso?? - Eh va consegnato entro domani... - Dopo che sono stata un'ora fuori ad aspettare l'orario??? ADESSO mi chiede di tornare? - Eh ma me le deve solo consegnare, passa davanti a tutti. Chieda di R. - Vabbè vedo.

Eccheccazzo! Ti pareva troppo semplice vero? Ormai sono a casa, che faccio? Mi stampo altri moduli a caso, non so quale sia quello che vuole lei.. Uno sarà pure giusto no?? Riprendi la macchina, torna al parcheggio (a pagamento ovviamente, sia mai che un parcheggio in centro sia libero eh!), torna davanti la porticina.... Beh, dove dovrebbe esserci la porticina visto che la gente fuori la nasconde. Mi avvicino e tutti mi guardano male. Ovvio, lo farei anche io se vedo uno che salta la fila (che poi non si può parlare di fila. Vedi il post precedente) e neanche me la sento di provarci. Al che chiamo il numero da cui R. mi ha chiamato e dopo un po' di tentativi andati a vuoto (sempre occupato) mi risponde.
Senta, le ho consegnato il modulo sbagliato prima, si ricorda? Gliel'ho portato ma venga a prenderselo fuori che io non ho intenzione di passare davanti a nessuno. - Dov'è, fuori? - Eh, si.... (dove dovrei essere??) - Entri dalla porta del personale.

Mi ritrovo in una stanza con tre scrivanie con altrettante colleghe di R. E parte il dibattito sul modulo giusto da consegnare: "E' quello di riconoscimento dei crediti, effettivamente il nome sul sito trae in inganno", io rispondo che non l'avrei mai pensato visto che non ho crediti da recuperare... "Ah, in questo caso va bene il primo, quello che ha portato!" CHE?????????? E' mai possibile? Ho sentito bene??? "Mi scusi, non sapevo non avesse fatto esami.." Queste le scuse di R. Caspita, al mio self control do' 10. Con lode. Neanche rispondo, prendo e me ne vado. Torno al parcheggio, torno alla mia macchina. E che non mi dicano che le macchine inquinino e che bisogna andare in bicicletta. Si, ho inquinato il pianeta con i miei giri in macchina.
Ma l'avrei decisamente evitato.

Che non mi dicano che oggi ho inquinato l'ambiente.


C.

lunedì 28 settembre 2009

Burocrazia sucks

Ammetto che prendo decisioni all'ultimo momento. Ma dietro c'è un ragionamento ben ponderato, se ho aspettato tanto. Si, tra le altre cose sono molto riflessiva. Diciamo che valuto pro e contro dal punto di vista di un'economista quale sono. Mannaggia, economia mi ha proprio rovinata! Se prima non mi facevo problemi a comprare qualsiasi cosa ora penso "il prezzo vale l'acquisto? Mi serve realmente o è solo un capriccio? Troverò questa stessa identica cosa ad un prezzo migliore?" e soprattutto.... guardo sullo scontrino il numero dello scontrino per capire quanta gente è passata prima di me per vedere se il negozio/bar ha giro e se si quanto!! E questo è da malati, lo so. Ma non ci posso fare niente, è così e punto.
Ma non è questo l'oggetto delle mie lamentele. Mi lamento per il caos universitario. E' una vera e propria bolgia. Matricole che non sanno cosa fare, dove sono o chi sono. Che si iscivono ad un corso (e passano anche la prova d'ingresso) e poi decidono che no, non lo vogliono più fare. Perchè tutti gli amici fanno aziendale e non economia e commercio. Per cui che fanno? Fanno i pecoroni e si intasano tutti davanti ad una minuscola porticina con scritto "Segreteria studenti" per cambiare. E lì non fanno la coda. No, la coda è out, è lenta. I pecoroni sono in, sono fighi. Gli incivili sono in, quelli che rispettano la fila sono out.
Bene, io sono out allora. Perchè ancora mi illudo di poter vivere in un ambiente civile con giusto rispetto di tutto e tutti. Sti cazzi, sono davvero troppo out. E mi è troppo venuto in mente questo video di youtube http://www.youtube.com/watch?v=sJPLoU_6ZV8 dal min 2:48. Prima la burocrazia e poi la coda. Noi italiani la coda non sappiamo neanche cosa sia.

Così ho deciso, domani mattina alle 9 sarò già davanti questa piccola porta. Per consegnare due fogli di carta e tempo 5 minuti sarò fuori.
Il tempo è denaro e non ne voglio spendere troppo per niente.

Sono una vera economista. Yeah!


C.

venerdì 25 settembre 2009

Per fortuna esiste la cioccolata

L'università mi fa impazzire. Più che altro mi fa impazzire capire come funzionano le cose qui a Verona. Si cambia università e si cambia tutto! E' pazzesco, e per questo mi fa impazzire.
Prima di tutto i piani di studio durano qualche anno (3? 4?) e poi... rivoluzione!! Quel che c'è non va più bene, si cambia qualche esame ed il numero di crediti et voila ecco che la specialistica si è trasformata in una magistrale. Che cambia? Alla fine niente... sempre due anni sono, sempre lo stesso ambito.. puah...
Cambiare ateneo significa portarsi dietro più o meno debiti. Vabbè ci sta. Ma dare 2 crediti da recuperare è da bast***i. Eddai su, per due crediti devo farmi il mazzo???? E ovviamente i corsi da recuperare coincidono per una o due ore con quelli del mio anno. Chiamasi fortuna.
E qui torniamo al primo post?? Ecco, questo è un collegamento ipertestuale, me lo ricordo dalla prima liceo. Sono brava a fare i collegamenti.
E sono perfettina, e voglio programmare tutto. Dalle vacanze alle semplici giornate. Quindi anche le giornate universitarie. Per questo mi scervello sui corsi da seguire e sull'incastrare le lezioni. E che nervoso quando non trovo la soluzione. E per farmelo passare... cioccolata!

E per fortuna che esiste la cioccolata.


C.

giovedì 24 settembre 2009

Da qualche parte bisogna pur cominciare

Scrivo con la testa vuota, le parole escono quasi senza volerlo, sembra che le dita che si muovono sulla tastiera sappiano esattamente che lettera schiacciare.
Dovrebbe esserci una specie di presentazione nel primo post, o almeno credo.
Che dire?
Giusto poche cose, senza troppi fronzoli o retorica che a parer mio sono superflui. Ed il superfluo non è necessario. E ciò che non è necessario non serve. Per cui neanche la presentazione? Mi piacciono le catene di pensieri, quando si abbandona un argomento e attraverso i ricordi o le sensazioni si passa a tutt'altro. E' un modo per liberare la mente da pensieri magari opprimenti o sfortunatamente si arrivano a ricordi a volte dolorosi. In questo caso scuoto la testa veloce, quasi a scacciarli via. E funziona, una meraviglia.

Da dove inzio?
Dal nome? Io direi C. Semplice e veloce (e molto alla gossip girl xD ). 24 primavere passate. Quasi tutte passate a Verona, tranne 3 che ho passato più o meno a Padova, nella mia breve vita universitaria patavina. Breve perchè mi sono fatta il mazzo e laureata in fretta, non perchè ho lasciato gli studi. E adesso continuano, dopo un anno sabbatico. Continuano a Verona però, perchè non ho più voglia di sbattimenti in treno. Se ci penso non so come ho fatto a resistere tanto con 3 ore di viaggio al giorno! Un anno di lavoro tanto amato, ma considerato da me come un'arma a doppio taglio: un'esperienza che può chiudere anche diverse porte. Che fortuna!
E non mi ritengo una persona molto fortunata. Ma neanche sfortunata. Sono una persona a cui la vita scorre veloce e tranquilla, scossa poche volte. Ma quelle poche volte hanno lasciato un grande segno nella mia personalità. Troppo caotica, troppo dolce, troppo lunatica, troppo perfettina, troppo gelosa, troppo permalosa, troppo fastidiosa, troppo altruista.
Troppo.

Punto.



C.