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martedì 29 dicembre 2009

Un nome una garanzia

Sono giorni di vacanza ed io oltre a dedicarmi all’analisi tecnica per la tesina del prof, oltre a studiacchiare per l’esame di C.&C., oltre a giocare a Kung Fu Panda, Lego Indiana Jones, Worms 2 Armageddon e Fallout 3 ho anche il tempo di leggere.. Il libro della settimana (o di questi tre giorni direi, visto che tra qualche capitolo è finito) è “La signora dei funerali” della Wickham, che altri non è che la Sophie Kinsella della serie di I love shopping, Ricordati di me, La ragazza fantasma… Una scrittrice che piace a me, del genere chick -lit, ovvero quel fenomeno letterario emerso negli anni ‘90 rappresentato da scrittrici soprattutto britanniche e statunitensi, che si rivolgono prevalentemente a un pubblico di donne giovani, single e in carriera. E’ il vecchio romanzo rosa riadattato alla società moderna, umoristico e post-femminista. Le protagoniste sono di solito donne dinamiche, alla moda, fra i venti e i quarant'anni, che vivono in grandi città (per esempio Londra o Manhattan) e lavorano in settori come l'editoria, la pubblicità, la finanza o la moda.

In questo libro la Kinsella, pardon, Wickham, non tradisce il suo genere d’appartenenza, anche se con differenze dagli altri libri.. Niente male comunque, una lettura semplice, veloce e intrigante. Perfetta tra un libro e l’altro, tra quelli più impegnati o seri o commoventi (si veda “Venuto al mondo” nel post del 19 dicembre).


la signora dei funarali

La signora dei funerali

  • Autore: Wickham Madeleine
  • Traduttore: Lamberti N.
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Oscar bestsellers
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • ISBN: 8804592729
  • ISBN-13: 9788804592723
  • Pagine: 294
  • Narrativa straniera
Fleur Daxeny è bella e affascinante, ma soprattutto è una donna senza scrupoli. Fornita di uno straordinario guardaroba di eleganti abiti neri, dopo aver letto i necrologi sul "Times", Fleur si imbuca ai funerali e alle commemorazioni dei ricchi puntando a conquistare i vedovi inconsolabili. Dopo averli sedotti e soprattutto dopo aver messo mano alle loro carte di credito, e tutto questo con recalcitrante figlia al seguito, Fleur scompare senza lasciare tracce fino all'incontro con una nuova vittima ignara. Questo giochetto le riesce più volte fino al giorno in cui la donna incontra il noioso e prevedibile Richard Favour, alla commemorazione dell'amata moglie. Ancora una volta, da vera professionista, Fleur riesce a far breccia nel cuore del vulnerabile vedovo, ma le cose non vanno esattamente come lei aveva previsto...

Non c'è che dire, la Kinsella è sempre la Kinsella, anche se in questo caso di chiama Wickham. I suoi romanzi sono sempre un clichè: la bella ragazza squattrinata che si innamora (prevedibilmente per noi lettori, imprevedibilmente per la protagonista) del riccone di turno. L'importante è avere una Gold Card per lo shopping.

Tuttavia lo stile pare diverso da quello della Kinsella di I love shopping. E' più sofisticato, elegante, maturo. Sempre chick-lit, ma con quel qualcosa di diverso. Valutato su Anobii con 3 stelle.


Chissà ora quale sarà il prossimo, troppi mi aspettano e non so da che parte iniziare! I prossimi già pronti sulla libreria sono "Il simbolo perduto" di Dan Brown, "L'amore ai tempi del colera" di Marquez, "I pilastri della terra" di Ken Follett, "Il gattopardo" di Tomasi di Lampedusa.... Quale iniziare per primo? Eh, sono bei dilemmi questi!!


C.

sabato 26 dicembre 2009

Finito uno…. sotto ad un altro!!

No, non si parla di uomini! Si parla di libri.. e sono di gran lunga più affidabili degli uomini, non rompono le scatole, se ne stanno zitti, si fanno strapazzare e se ne stanno cmq zitti, ci sono sempre nel momento del bisogno e non ti mollano per guardare una cavolo di partita di calcio o gara di qualsiasi genere.

Per questo adoro i libri. Li si può lasciare lì fermi giorni, settimane, mesi (anche anni) e loro restano lì, ci saranno. Non si lamentano e non si sentono messi da parte. Aspettano il loro turno.

E quindi ecco che dopo il libro di Suskind (Il profumo) e quello della Mazzantini (Venuto al mondo) ora è il momento della cara Kinsella, anzi, della Wickham con il suo “La signora dei funerali”.

E’ già bello pronto sullo scaffale che mi aspetta!!

C.

giovedì 24 dicembre 2009

24 dicembre 2009: la vigilia di Natale

Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh.

Un po’ di spirito natalizio ci sta, anche se a dire il vero non è che lo sento come gli altri anni.

Diciamo che tutti sono stati contagiosi: auguri di qua e di là, regali che arrivano pian piano (o che cmq si aspettano) e la corsa ai regali, facebook è esploso con una serie di “tanti auguri” e una lista infinita di “Tizio e Caio sono stati taggati in una foto” e questa foto altro non è che un’immagine di Babbo Natale, un albero di natale o qualsiasi altra cosa che abbia quel che di natalizio. Che strazio. Gente alle prese con pacchetti e pacchettini, che affolla centri commerciali già di per loro saturi, il centro città preso d’assalto e che come un cane da fiuto cerca l’oggetto giusto, confronta i prezzi, si chiede se il colore va bene. Che poi l’oggetto in questione sia bello o meno, utile o no non importa. Deve fare effetto ma senza costare un capitale. Il budget per i regali di natale degli italiani è stimato tra 100 e 300 euro. Beh, io penso di averne spesi una trentina, magari anche meno. Questo Natale sotto il mio albero ci saranno tanti libri per tutti!! Viva la cultura va’!

E parlando di libri ho appena comprato il primo libro (di 13) di Lemony Snicket! “The bad beginning”. In inglese, 5.88 €. Ora per la consegna (ovviamente l’anno prossimo) devo solo confidare nelle poste italiane..

Immagine

e chi è questo someone? IO!!

così mi sono fatta il regalino della vigilia!

E con questo chiudo qui, rinnovo i miei auguri di buon Natale a tutti quelli che capiteranno qui..

B U O N

N A T A L E !

C.

lunedì 21 dicembre 2009

21 Dicembre 2009

Ore 14.24

La neve continua a scendere. Le piace ricoprire tutto, secondo me si prende la sua sadica rivincita “Volete il bianco Natale? Adesso ve lo dò io il bianco Natale! Tiè!” e via di fiocchi che scendono dal grigio cielo…

Ed ecco il mio giardino, un manto bianco in terra e bianco il cielo, solo il rilievo degli alberi staccano l’orizzonte.

DSCN5450

C.

sabato 19 dicembre 2009

Clausura forzata

Si, bella la neve. Così candida, ricopre tutto di bianco. Sotto Natale fa atmosfera.

Si, farà anche atmosfera sotto Natale, ma tant’è che io mi ritrovo chiusa in casa per l’impossibilità di girare per le strade, tanto più che le vie nel mio quartiere non vengono pulite. Vuoi uscire? Beh, se non vuoi spalare neve per centinaia di metri e non hai uno spazzaneve stai a casa. Anche perché la macchina è in garage. E con la neve ovunque non si viene su dallo scivolo. Mitico.

Inizia così una giornata pacata, silenziosa come il silenzio nel bianco del giardino.

Mi sono svegliata presto. Ho da fare ma nello stesso tempo non mi va di fare niente. Avevo altri programmi. E odio quando qualcuno o qualcosa, come in questo caso, mi cambiano i programmi miei mentali. Lunedì avrei un esame. Non lo faccio, ho deciso così. Non volevo studiare in pochi giorni e in questo weekend. Volevo godermelo. Un weekend di relax, di uscite, di tranquillità fuori città. Ed invece sono bloccata qui.

Ho riacceso il pc fisso. A occhio e croce era fermo da fine giugno. Ho sistemato la tesina per il lavoro di gruppo dell’esame di gestione del portafoglio azionario. Mi piace curare la forma dei testi. Ci metto una certa attenzione e cura quasi maniacale, quasi da perfezionista. Sono pignola, lo so. Sono anche riuscita nel mio intento di caricare i dati azionari nel Metastock. Il che è un enorme traguardo. Ovviamente sapevo di riuscirci. Era solo questione di tempo e pazienza e scervellamento su tabelle, file e quant’altro.Non poteva averla vinta lo stupido, come lo chiama il prof. R. Io vs Metastock: 1-0. Tiè! Ora devo *solo* capire come funziona nell’analisi. Bella roba, significa che mi devo fare il mazzo studiando. Mitico.

Una buona notizia è che finalmente mi è passato il blocco del lettore, ormai era diventato quasi frustrante. La mia statistica su Anobii dice che ho letto 12 libri e 3930 pagine. Poco! Il libro del momento è “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini.

Venuto al mondo

  • Autore: Mazzantini Margaret
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • ISBN: 8804573708
  • ISBN-13: 9788804573708
  • Pagine: 531
  • Narrativa italiana
Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.

E’ un libro che da qualche capitolo a questa parte mi lascia coi brividi, che mi tocca nel profondo.

Sono stata lì lì per chiuderlo ed abbandonarlo. Non è un libro leggero. Ammetto che non ho letto né recensioni né sapevo la trama. L’ho preso così, senza pensarci. Forse perché ispirata dai colori della copertina. Così vivace, può mai nascondere qualcosa di così duro, crudele? Si, può. Nella storia di Gemma.

Lo sto ancora leggendo, sono a metà circa. Il tono è cambiato dall''inizio, se prima era un semplice racconto di ciò che è stata la vita della protagonista nella prima giovinezza poi si trasforma nella ricerca di ciò che completa ogni donna. Un desiderio lancinante, costantemente nella testa della protagonista.

Non vedo l’ora di vedere come va avanti. Subito.

C.

martedì 8 dicembre 2009

Bisogno di scrivere

In questo momento scrivere mi è quasi fondamentale. Lascio che le dita schiaccino questi quattro tasti senza pensarci, in modo da svuotare la mente, in modo da evitare di pensare, evitare che qualsiasi pensiero invada la mia mente. Finché mi concentro su cosa buttare giù in queste righe non penso ad altro.

Per fortuna.

E di fortuna ne avrei davvero bisogno in questo momento. Non lo so, sembra davvero che questo periodo vada da schifo. Tutto d’un tratto, ovviamente. Perchè i periodi tranquilli durano poco, troppo poco! Chissà perché.. Forse perché.. perché cosa?! Perchè niente, non riesco neanche ad argomentare una frase. Bella lì.

Ma questo post come anticipato non ha senso, ha il solo obiettivo quello di tenermi occupata in questa grigia, triste, stupida giornata. O giornataccia, meglio definirla così. Già stamattina mi sono svegliata male, ho dormito da schifo anche se fino a tardi. Brutti sogni, sogni strani. Mi sono arrabbiata anche nel sonno, figuriamoci come mi sono svegliata storta stamattina!! Zero voglia di fare.. Anche se le cose che posso fare sono mille e più: i libri da leggere non si contano (ne ho iniziati 3 e due ‘abbandonati’: l’unico che sto leggendo è Il profumo, Cien años de soledad di Marquez abbandonato, Eclipse (il 3° libro della saga di Twilight, in spagnolo) abbandonato anche questo, altri 3-4 sullo scaffale pronti da leggere..), avrei da studiare visto che il 18 ho un esamino, potrei portarmi avanti con la tesina di gestione del portafoglio azionario che ho da fare in gruppo ma cmq potrei fare qualcosa, magari i grafici con excel.., mal che vada posso anche giocare sia col pc che con la 360, tanto i giochi non mi mancano, magari guardarmi un film, farmi un bel bagno con le palle della lush.. soooo relaxing!, al massimo posso vedere qualche news da postare su coplanet..

Ma zero voglia, non c’è niente da fare non ho voglia di fare niente.. che strazio, la noia è una brutta bestia!!

Ma questo scimmiotto non è certo una brutta bestia, sia chiaro! :D   Ma mi rappresenta davvero bene, sono davvero io!

 

C.