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lunedì 8 ottobre 2012

I mesi autunnali non mi sono mai piaciuti. La triade settembre-ottobre-novembre per me potrebbe anche essere eliminata dal calendario. Strano poi che in questi mesi siano nate tre delle persone più importanti della mia vita, questa è una cosa curiosa davvero. Il periodo non è dei migliori, stanno cambiando tante cose che mi destabilizzano, che mi lasciano in sospeso, ho perso i miei equilibri e la mia serenità.

Nel frattempo mi tengo occupata scrivendo la tesi, mi restano praticamente sei settimane per scrivere tre capitoli (il primo è già andato fortunatamente, anche se non l’ho ancora fatto vedere al prof e spero vada bene, non vorrei rimettermici dietro dato che è decisamente noioso!) e consegnare il tutto, quindi direi che il tutto deve essere pronto per fine ottobre. Ce la farò?

Speriamo, anche se vorrei che il tempo non passasse

C.

mercoledì 12 settembre 2012

Coldplay–Fix you

 

When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse


And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?


Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you


High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth


Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you


Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I


Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I


Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

martedì 11 settembre 2012

Coldplay–The scientist

 

Come up to meet you, tell you I’m sorry,
You don’t know how lovely you are.
I had to find you, tell you I need you,
Tell you I set you apart.

Tell me your secrets and ask me your questions,
Oh, lets go back to the start.
Running in circles, coming in tales,
Heads are a science apart.

Nobody said it was easy,
It's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be this hard,
Oh take me back to the start.

I was just guessing at numbers and figures,
Pulling your puzzles apart.
Questions of science, science and progress,
Do not speak as loud as my heart.

And tell me you love me, come back and haunt me,
Oh and I rush to the start.
Running in circles, chasing tails,
And coming back as we are.

Nobody said it was easy,
oh it's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be so hard.

I’m going back to the start.

mercoledì 15 agosto 2012

C'era una volta in un paese,
una donna bellissima, capace di creare splendidi vasi di argilla, che era fidanzata con un uomo. Lei lo desiderava, lo amava e le sarebbe piaciuto convolare a nozze piu' presto possibile.
La Sacerdotessa del luogo, si avvicinò a lei e le propose di prendere il suo posto. In quel mondo era il massimo incarico e mai nessuno aveva rifiutato prima di allora, però per prendere quella carica, si aveva l'obbligo di non sposarsi e non fare figli e tanto era l'amore per il suo uomo, che la ragazza rifiutò.
Lui però, malgrado tutte le dimostrazioni d'amore della giovane, si vedeva incerto, fino a che un giorno le disse:
"Io partirò per un viaggio in cerca di me stesso e della mia libertà. In questo tempo, come vuole la tradizione del nostro paese, il fidanzamento è sciolto."
Malgrado era una cosa normale in quel paese sciogliere i fidanzamenti per ritrovare l'armonia con sè stessi, la ragazza, desiderosa del suo amore, si mise a piangere perchè sperava in una proposta di nozze. L'uomo, intenerito e dispiaciuto cercò di consolarla:
"Quando ritornerò ti sposerò. Se tu mi ami dovrai aspettarmi, per ingannare il tempo continua la realizzazione dei tuoi bellissimi vasi."
E così partì per il mondo: viaggiò tanto, vide nuovi Paesi e dopo tanto tempo sentì la mancanza di casa, si rese conto dell'amore per la sua fidanzata, e così ritornò, felice di potersi sposare con la ragazza. Lei però non era piu' dove l'aveva lasciata: scoprì che era diventata la nuova sacerdotessa del Paese, così corse al tempio e arrabbiato, le chiese:
"Perchè non mi hai aspettato? Mi avevi promesso la tua pazienza e il tuo amore. Tu non hai mantenuto la tua parola."
Lei non rispose, ma al contrario prese un fagotto con dentro un vaso rotto, lui confuso continuò:
"Cos'è questo vaso? E perchè non mi hai aspettato, rispondimi."
La ragazza lo guardò negli occhi e con voce dolce ma triste, rispose:
"Tu sei stato lontano da me tanto tempo. Io ti ho amato davvero. Alla tua partenza decisi di realizzare questo vaso in ricordo dell'amore che provavamo l'uno per l'altro, ma nel tempo il vaso, in attesa del tuo ritorno, si è incrinato ed alla fine si è rotto. Ecco, vedi: come nel tempo un vaso può rompersi, anche l'amore, se attende troppo, si spezza, ed è quello che è successo al mio cuore. Ho capito che tu non mi amavi quanto io ti amavo e che non aveva senso aspettarti."
Dopo questa frase, la donna si voltò, non parlando piu'. All'uomo si spezzò il cuore rendendosi conto del proprio errore, e così, solo e distrutto, ritornò a casa.

venerdì 20 luglio 2012

James Blunt - Heart Of Gold




This time her mind is made up
Yeah, she's moving on
Tonight her spirit's crushed
It's 'cause she don't belong

Maybe she thinks too much
She thinks she's given enough

Only now they'll know she's got a heart of gold
Always looking for love
She's beginning to think she's cursed
On her looks she judged
By the folks at work

She don't care for fashion and fame
Those kind of people they are all the same
One day they'll know, she's got a heart of gold

And she sings, I want to know what love is
But it seems to come with so much pain
If no one wants to show me
It seems easier just to run away
When I am gone it's just a penny for my soul
But God he knows, I got a heart of gold

Been coming 'round here
Since she's a little girl
But now the change is clear
We live in a cynical world
She don't care for fashion and fame, no
Those kind of people they are all the same
They don't wanna know, she's got a heart of gold
And she sings, I want to know what love is
But it seems to come with so much pain
If no one wants to show me
It seems easier just to run away
When I am gone it's just a penny for my soul
But God he knows, I got a heart of gold

To see her footsteps in the snow
And she sings, I want to know what love is
But it seems to come with so much pain
If no one wants to show me
It seems easier just to run away
When I am gone it's just a penny for my soul
But God he knows, I got a heart of gold

lunedì 9 luglio 2012

Ufficialmente in tesi

Esami finiti venerdì pomeriggio, da questa mattina sono ufficialmente in tesi con un vero e proprio argomento su cui ragionare.

Inutile dire che ho già iniziato a cercare il materiale, pensare alla suddivisione dei capitoli… Insomma, questo è il mio prossimo obiettivo, la cosa che mi terrà impegnata fino a novembre.

C.

domenica 8 luglio 2012

Moonacre. I segreti dell’ultima luna

 

Moonacre. I segreti dell'ultima luna. Il cavallino bianco

  • Autore: Elisabeth Goudge
  • Traduttore: Daniele S.
  • Editore: Rizzoli
  • Collana: Rizzoli narrativa
  • Data di Pubblicazione: Giugno 2009
  • ISBN: 8817030791
  • ISBN-13: 9788817030793
  • Pagine: 346
  • Formato: rilegato
  • Fantasy

Maria Merryweather ha tredici anni quando, rimasta orfana, si trasferisce a Moonacre Manor, ospite di un ricco, eccentrico cugino. L'antica dimora si rivela colma di mistero e di segreti e Maria scopre ben presto di essere predestinata a salvarla dalla scomparsa, riscattando le colpe dei suoi antenati che ne hanno segnato la sorte. Grazie all'aiuto delle magiche creature che da sempre abitano l'incantevole vallata e alla sua determinazione, Maria, ultima Principessa della Luna, riuscirà a salvare Moonacre e a riportarvi la serenità perduta

Descriverei questo libro come un racconto delicato di un altro tempo.
Ci troviamo in un'altra epoca, in un posto favoloso, con dei personaggi anche particolari e con una serie di intrecci che alla fine vanno a combinarsi come i pezzi di un puzzle.

Ho visto il film più e più volte, lo trovo splendido sia per le ambientazioni che per gli abiti di Maria (la bravissima Dakota Blue Richards, la stessa de La bussola d'oro) e quindi i confronti tra libro e film sono per me inevitabili.
Innanzitutto c'è una differenza proprio nella storia: da una parte c'è una maledizione da rompere entro il limite del ciclo lunare che nel libro proprio non c'è, come anche la figura di Robin che viene mostrata in due modi diversi. Credo che nel primo caso sia stata fatta una modifica per evitare la parte del Vecchio Parroco ed accorciare la trasposizione cinematografica saltando una parte di narrazione sugli antenati dei Merryweather.

Per me entrambi sono da 4 stelline e decisamente da leggere e vedere!!

C.

venerdì 6 luglio 2012

Libertà!

Ebbene sì, oggi ho dato il mio ultimo esame universitario (è decisamente un evento da evidenziare!) e sono sicurissssssssima che questo è stato decisamente l’ultimo! Quindi a parte lo stage quello che mi manca ora è la tesi. E non credo sarà una passeggiata. Ma a questo per oggi non ci penso, questo weekend me lo godo con tanti libri e senza pensieri in tutta tranquillità.

Non potete capire la felicità e soprattutto la soddisfazione di essere arrivata alla fine. Ricordo quando pensavo di mollare, e invece posso dire di essere quasi alla fine.

Che dire? Mi sento almeno un po’ più libera

 

E ora finalmente posso leggereeee! E’ da mesi che non prendo un libro in mano, l’ultimo/attuale è “Il gusto proibito dello zenzero” di Jamie Ford, in lettura addirittura dal 2 maggio.
Negli ultimi giorni, mentre alla scrivania alzavo lo sguardo vedevo la serie di libri sulle mensole e mi perdevo a pensare a quale libro avrei letto dopo questo maledetto esame.
Ora finalmente posso tenere il kindle sul comodino, e leggere fino a tardi.

C.

lunedì 25 giugno 2012

Ultime novità…

Come sempre torno sul blog dicendo “è da x tempo che non scrivo” ma ultimamente è stato e continua ad essere un periodo pienissimo, un tour de force che mi sta rincretinendo. Non vedo l’ora di potermi rilassare almeno un pochino.

Le buone notizie riguardano l’università, che sembra essere sempre più vicina alla fine! La sessione di febbraio si era conclusa con tre esami fatti e con due da dare, stage da trovare e tesi a cui pensare.
Fino a maggio è stata una continua ricerca per questo maledetto stage da 6 crediti, l’equivalente di 150 ore. Ovvero un mese, lavorando le classiche 40 ore settimanali. Figuriamoci se ti prendono per un mese. E’ più lo sbattimento burocratico che altro. La ricerca è stata dura, nemmeno gratis ti prendono!
Quindi fatti una serie di colloqui per posti che niente avevano a che fare col mio percorso di studi ho iniziato a fare una serie di telefonate alle agenzie assicurative della zona. Nel secondo giorno di chiamate ho avuto fortuna e mi sono ritrovata con un colloquio per discutere di questa esperienza. Per farla breve da fine maggio a metà settembre sono impegnata in questo stage che si sta dimostrando anche molto utile per la preparazione di quello che è l’ultimo esame.

L’ultimo maledettissimo esame.

Come gli ultimi tre esami, anche questo me lo sono ritrovato suddiviso in due quadernoni con una quantità indefinita di capitoli da studiare. Una mole di materiale spaventosa non tanto per sia per il quanto che per il cosa. Ho frequentato il corso lo scorso anno ma figuriamoci cosa ricordavo… Le cose più terribili, le formule più incomprensibili e gli esercizi più cervellotici. Non sono mai stata una cima in matematica, ho esultato quando ho passato il primo esame di matematica finanziaria e i due di statistica della triennale, lo stesso con econometria e statistica quest’anno. Pensavo di averla scampata e di non rivederla più. #einvece eccola qui in forma ancora più subdola perché è dove non te l’aspetteresti mai, in un corso che credevo piuttosto discorsivo. #einvece.
A 12 giorni dall’esame (perché dalla settimana scorsa è iniziato il countdown) ho studiato quello che ritengo essere la parte più dura e noiosa e difficile, ora mi manca solo il secondo quadernone, un po’ più leggero del primo.

E l’ansia è tanta.

C.

lunedì 30 aprile 2012

Ricettina: Muffin alla banana

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Oggi pomeriggio vi posto una ricettina veloce veloce ma buona buona da provare! Li ho fatti in una mezz’oretta scarsa, poi mentre cuocevano mi sono fatta un bel bagno caldo!

Ingredienti:

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  • 100 gr di burro
  • 150 gr di zucchero (anche se io ne metto meno, di solito 130 gr)
  • 250 gr di farina
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo
  • mezza bustina di lievito
  • 2 banane ben mature (quando hanno le macchioline nere sono perfette perchè almeno sanno di banana!)
  • Gocce di cioccolato (facoltative)

Il procedimento è molto semplice, a prova di scimmia. Mettere tutto nel mixer…. Frullare e riempire gli stampini precedentemente imburrati (io ho usato l’olio, avevo finito il burro! eheh) e infarinati.

Io ho suddiviso l’impasto in tre tipi: ne ho fatti alcuni semplici senza il cioccolato, per altri ho messo le gocce di cioccolato solo sopra, gli ultimi invece hanno le gocce di cioccolato già nell’impasto. Questa dose è perfetta per 12 muffin, giusta giusta per i miei stampini ^_^

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Infornare in forno già caldo a 180° per 35-40 minuti. Io li ho fatti cuocere 35 minuti e li ho lasciati per altri cinque minuti nel forno spento.

Et voilà!

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giovedì 26 aprile 2012

Il dono della sintesi

Come si nota dalle date dei miei post, il blog vive momenti di grande attività per poi subire inarrestabili pause che durano anche mesi.

In questi mesi può succedere che capiti qualcosa di interessante ma credo che per il momento questo non si possa dire. Se penso a cosa mi è capitato di interessante da fine febbraio ad adesso posso dire poco o niente. Sarà che per me il mio blog in realtà è twitter su cui sfogo ogni pensiero e cosa che mi passa per la mente e che quindi riassume tutto quello che c’è da dire (certo, leggersi un diecimila twit non è certo il massimo…).

Credo ci sia un motivo per cui preferisco twitter a questo blog: ho da sempre il dono della sintesi. Facile quindi riassumere in 140 caratteri ciò che ho da dire piuttosto che fare la prolissa qui. 

Io adoro tutto ciò che è schematico, breve, conciso. I giri di parole mi piacciono poco, soprattutto quando alla fine non dicono niente.
Eppure ciò non significa che non mi piacciono i dettagli, anzi! Ho la capacità Riesco spesso a cogliere anche le piccole cose, a volte focalizzo la mia attenzione su una piuma che cade con mille giravolte, su un sassolino che rotola calciato da qualche piede inconsapevole o su qualche minuscolo dettaglio di minima importanza, ma sono attimi che mi piace tenere per me e spesso non condividere.

C.

lunedì 27 febbraio 2012

Un diamante da Tiffany

Inizio dicendo che a volte è il caso di ricordare –se non il titolo del libro- almeno la copertina. Perchè? Perchè ultimamente ci sono un sacco di “Tiffany” nei titoli dei libri: il classico Colazione da Tiffany di Truman Capote, Un diamante da Tiffany che è quello di cui vi parlo oggi, Un anello da Tiffany di Lauren Weisberger (l’autrice de Il diavolo veste prada), Un regalo da Tiffany di Melissa Hill, Una ragazza da Tiffany di Susan Vreeland, Colazione da Tiffany Trott di Isabel Wolff… e questi per citarne alcuni tra i più conosciuti/recenti!! Decisamente inflazionato il nome di Tiffany, come quello della Austen… Come se la loro menzione nel titolo sia garanzia di qualcosa di bello, romantico, favoloso.

Beh, smentiamo subito questa frase! Parlando con una ragazza di anobii ecco che si parla subito di libri diversi, basta confondersi sul titolo e le recensioni sono diverse. Tiffany è presente in tutti e due, cambia solo l’oggetto: il diamante nel mio caso, l’anello nell’altro. Il mio l’ho trovato adorabile, il suo noioso e “un disastro”.

Un diamante da Tiffany

  • Autore: Karen Swan
  • Traduttore: Visconti R.
  • Editore: Newton Compton
  • Collana: Anagramma
  • Data di Pubblicazione: Novembre 2011
  • ISBN: 8854136514
  • ISBN-13: 9788854136519
  • Pagine: 509
  • Formato: rilegato
  • Reparto: Narrativa

New York, Parigi, Londra: quale sarà la città per iniziare una nuova vita? Cassie ha appena lasciato il marito, dopo aver scoperto la terribile verità su un matrimonio che pensava perfetto. Sa che è il momento di voltare pagina e ricominciare. E allora, quale migliore aiuto di quello che possono offrirle le sue preziose amiche d'infanzia? Kelly, Anouk e Suzy, brillanti, alla moda e vitali, sono pronte a ospitarla e a farle vivere l'atmosfera glamour della Grande Mela, la passione e la seduzione della Ville Lumière e la frenesia londinese. In un viaggio alla scoperta di una se stessa che non conosceva, Cassie vivrà le esperienze più diverse: lavorerà con acclamati stilisti newyorkesi e parigini, poserà per un quotato fotografo, prenderà lezioni di cucina da un famoso chef e organizzerà matrimoni. Ad attenderla, al suo arrivo in ogni città, c'è una strana lista di cose da fare... Qualcuno che conosce da tanto tempo la compila per lei. Qualcuno che le fa trovare una sorpresa speciale sotto il grande albero di Natale nello scintillante negozio di Tiffany. Qualcuno che le regala dei semi di fiori, ogni volta diversi, da piantare e far crescere, come in un romantico messaggio cifrato. Il destino ha in serbo per lei la tanto attesa scatolina blu? E se un giorno il passato lasciato alle spalle dovesse all'improvviso tornare?

Questo libro mi è piaciuto tantissimo, diverso da quelli che sono i classici chick-lit alla Kinsella o che narrano di ochette a cui va tutto storto e che per caso o per volontà si scelgono il buon partito con cui stare.
No, questo è diverso. La protagonista, Cassie, inizialmente timida insicura e depressa per la fine del suo matrimonio cresce e matura durante il libro, arrivando alla fine ad essere sicura e decisa su ciò che vuole.
Ho adorato le sue vicende in giro per il mondo, dalla più modaiola New York all'elegante Parigi alla caotica Londra. I cambiamenti che le amiche apportavano alla sua figura e al suo modo di essere, a ciò che guadagnava o perdeva di volta in volta.

E ovviamente non può mancare quello che è una tenera e romanticissima fine.

C.

lunedì 20 febbraio 2012

Ciao sessione, ciao

Finalmente posso ritenermi libera dallo studio… almeno per un po’.
Ho finito il periodo di studio intenso che mi accompagna da fine dicembre al 17 febbraio. Due mesi di clausura in pratica. In cui ho passato davvero tanto e troppo tempo a questa scrivania. Nemmeno alla triennale studiavo tanto, si vede che voglio fare sul serio questa volta!

E così anche l’esame che più mi spaventava se n’è andato, ora posso ritenere completato il primo anno, mancano solo 2 esami, lo stage (e i crediti liberi che non so ancora se utilizzare come stage o per alzare la media..) e la tesi. Il traguardo si avvicina sempre più e pregusto il momento della fine, anche se prematuro forse dato che si parla di novembre.. Eppure è un passo in più (anzi, tre) verso la fine e questo è l’obiettivo di quest’anno.

Insieme alla dieta. Di questo ne ho parlato poco nel blog, ho solo nominato l’argomento nel ricapitolare quello che per me è stato il 2012. Da fine dicembre tra pranzi, cene e capodanno la situazione si è un attimo bloccata, dato che sono stata bloccata su questa sedia a questa scrivania. Ora un altro periodo mi attende, voglio vedere che risultati mi porta questo 2012… Da com’è iniziato potrebbe essere un grande anno per me!

Speriamo!!! 

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Chiudo con i fiori che mi ha regalato M. per San Valentino.. mi ha ricordato che adoro ricevere fiori anche se dico che preferisco cose più materiali ad un mazzo che magari dura qualche giorno.. Falso, falso.. adoro ricevere fuori!!

C.

venerdì 10 febbraio 2012

Stanca ma ancora viva!

E’ passato quasi un mese dall’ultimo post, e la colpa è loro… dei malefici esami!! La sessione invernale credo sia la peggior cosa per noi universitari che passiamo le feste natalizie-di capodanno a casa con i pensieri rivolti ai primi di gennaio, e quando arriva l’epifania (sempre troppo presto) siamo giù ai primi appelli e si salvi chi può!

Quest’anno mi sono organizzata per bene, mancano 5 esami? Ne avrei fatti 4. Le date segnate, il materiale (ovvero schemi, riassunti e quant’altro) praticamente pronto, voglia di fare che miracolosamente è con me… Poi ho deciso che era più fattibile farne 3 e rimandarne due a luglio, poi tra stage e tesi la laurea dovrebbe arrivare a novembre.. Fingers crossed!!

Ora siamo a 2/3, due fatti e l’ultimo in fase di studio ponderato, senza fretta. Ho programmato un po’ le giornate, suddiviso gli argomenti. Per gli altri esami non so se avrei fatto così ma questo mi terrorizza. Ed è dire poco. Lo rifaccio per la terza volta. Più che altro vado in crisi con la modalità d’esame: almeno un’ora di orale passando sotto 3-4 professori che chiedono ogni singola virgola di quanto spiegato a lezione. Aggiungiamoci poi che il materiale da studiare si compone di 3,5 kg di carta tra slides appunti e schemi. In pratica due quadernoni ad anelli pieni. E l’orale mi manda in confusione. La prima volta ero totalmente assente, nel mio cervello sembrava esserci la particella di sodio! C’è nessuuuuunooo????

E la seconda volta non è andata molto meglio. E a me viene il nervoso. Perchè è un esame che ho preparato in un mese pieno la prima volta, inutile dire che mi sentivo gran preparata (chi va ad un esame del genere senza aver studiato??) e niente non è andata. La seconda idem… Speriamo che la terza vada meglio!

Ah, l’esame era a San Valentino.. bel modo di festeggiare! Invece no, l’hanno spostato…. a venerdì 17!! Se non è sfiga questa….

C.

venerdì 13 gennaio 2012

Appuntamenti per bibliofili

Ultimamente nei blog che parlano di libri c’è la mania del “Teaser Tuesday” (ovviamente di martedì) o del “WWW... Wednesdays” (questo il mercoledì), mentre su twitter il venerdì è il giorno del #FridayReads.

In cosa consistono questi tag?

Il primo, Teaser Tuesday, si compone di poche semplici regole per condividere il libro in lettura e farlo assaporare agli altri.

  • Prendi il libro che stai leggendo;
  • Aprilo in una pagina a caso;
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser");
  • Attento a non fare spoiler!!
  • Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

Il WWW… Wednesdays è un po’ come rispondere alle domande delle 5 W, anche se in questo caso le domande sono le seguenti:

  • What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
  • What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
  • What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Infine passiamo all’hashtag che ho usato spesso su twitter: il #FridayReads. Come sapete (perchè ormai ne parlano tutti ormai ovunque) twitter è un social network nato essenzialmente come ‘microblogging’, ora non saprei come descriverlo.. Il tutto si svolge in 140 caratteri e per velocizzare la ricerca di un determinato argomento si usano gli hashtag appunto, una parola chiave preceduta dal cancelletto #. In questo modo si può vedere chi parla di cosa in tutto il mondo, ed io mi diverto a vedere cosa legge la gente. Si perchè con l’hashtag #FridayReads il venerdì gli utenti condividono il libro che stanno leggendo, alcuni scrivendo semplicemente libro e autore, altri commentando anche se di loro gradimento, sempre nel limite dei 140 caratteri. Dono di sintesi quindi!

Oggi è venerdì: ecco il mio tweet

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C.

mercoledì 11 gennaio 2012

Una serie di sfortunati eventi

No, il titolo non ha niente a che vedere con me…. almeno per il momento!

Sto parlando dei libri di Lemony Snicket, di cui avevo già parlato anche QUI per il primo libro (The bad beginning) e QUI per il secondo (The reptile room).

Essendo ben 13 libri (che leggerò sul kindle <3) ho intenzione di recensirne 2-3 alla volta, dato che sono relativamente corti ed essenzialmente hanno tutti la stessa trama, cambiano solo personaggi e ambientazioni.

 

La funesta finestra. Una serie di sfortunati eventi

  • Autore: Lemony Snicket
  • Traduttore: Spagnol E.
  • Illustratore: Helquist B.
  • Editore: Salani
  • Collana: Una serie di sfortunati eventi
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8862562586
  • ISBN-13: 9788862562584
  • Pagine: 190
  • Narrativa

"Se non avete mai letto niente riguardo gli orfani Baudelaire, allora è meglio che, prima di affrontare anche solo una riga, sappiate questo: Violet, Klaus e Sunny sono graziosi e intelligenti, ma la loro vita, mi rincresce dirlo, è piena di sfortuna e di miseria. Le vicende dei tre bambini sono sempre tristi e disgraziate, ma questa è probabilmente la peggiore di tutte. Se non sopportate storie contenenti uragani, dispositivi di segnalazione, mignatte voraci, zuppe di cetriolo fredde, orribili furfanti e bambole di nome Pretty Penny, allora questo libro vi getterà nella più totale disperazione." Lemony Snicket

 

La sinistra segheria. Una serie di sfortunati eventi

  • Autore: Lemony Snicket
  • Traduttore: Daniele V.
  • Illustratore: Helquist B.
  • Editore: Salani
  • Collana: Una serie di sfortunati eventi
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8862562594
  • ISBN-13: 9788862562591
  • Pagine: 160
  • Narrativa

La sinistra segheria è probabilmente quello che racconta le vicende più infelici degli orfani Baudelaire. Violet, Klaus e Sunny sono spediti a lavorare in una segheria a Meschinopoli, dove incontrano sciagure e disgrazie dietro ogni tronco d'albero. Sono spiacente di informarvi che le pagine di questo libro contengono cose assai sgradevoli, come ad esempio una gigantesca sega circolare, una pentola assordante, un uomo con una nuvola di fumo al posto della testa, un ipnotizzatore, un terribile incidente con feriti, e tanti buoni sconto. Io ho giurato di scrivere l'intera storia di questi tre poveri ragazzi. ma voi non siete obbligati a leggerla, e se preferite storie più piacevoli, sentitevi liberi di sceglierne un'altra.

 

Le vicende del terzo libro (La funesta finestra) sono incluse nel film che ne è stato tratto nel 2008 con Jim Carrey nonostante il film sia un mix dei primi tre libri e non segua le vicende così come narrate nei libri. Su wikipedia ci sono ampi riferimenti alle differenze tra libri e film. Interessante anche come inizialmente dovessero esserci Tim Burton alla regia, Johnny Depp come Conte Olaf e Glenn Close nella parte di zia Josephine! Peccato poi siano cambiate le cose, mi sarebbe piaciuto vedere un cast del genere!

I libri essenzialmente hanno sempre lo stesso schema: i tre poveri orfani Baudelaire vengono trasferiti da un parente all’altro, nei posti più disparati (sul Lago Lacrimoso prima, a Meschinopoli poi), vivendo avventure rocambolesche per fuggire dal Conte Olaf che con travestimenti più o meno probabili vuole mettere le mani sui tre fratellini e sul loro patrimonio.
Quello che più mi è piaciuto tra i due è decisamente “La funesta finestra”, forse perché mi vengono in mente le scene spettacolari del film o forse perché mi fa ridere una zia esageratamente paurosa, paura di tutto: del fornello (e quindi zuppe fredde a volontà), del telefono (attenti alla scossa!), alle maniglie delle porte.. Ma adora i libri di grammatica e sintassi.  Una zia quasi adorabile in fondo in fondo, tranne che per l’egoismo che la porta ad abbandonare i Baudelaire al loro destino.
Stessa cosa accade ne “La sinistra segheria” dove i fratellini sono costretti a lavorare in pessime condizioni nella segheria del Signore, così chiamato questa volta il loro misterioso tutore, e dove il conte Olaf si palesa sotto forma di una strana segretaria. Anche qui i fratellini Baudelaire hanno la meglio grazie al loro ingegno… dove finiranno questa volta?

Il prossimo libro si intitola “L'atroce accademia”… Non ci si aspetta niente di buono!

A dire il vero non voglio leggere tutti e 9 i libri che mi mancano in serie, avendo lo stesso schema di base temo li leggerei con troppa leggerezza senza trasporto e quindi penso leggerò qualcos’altro nel frattempo (anche se non ho ancora un’idea precisa di cosa leggere al momento,… tanti libri e poco tempo!)

VI lascio con il trailer del film, che mi è piaciuto davvero molto!!

C.

giovedì 5 gennaio 2012

Il giardino segreto

L’ultimo libro letto in pochi giorni (sul kindle) è “Il giardino segreto” di Frances Burnett. Era da tanto, tanto tempo che volevo leggerlo e ogni volta che lo adocchiavo in libreria –nel reparto bambini – avrei voluto prenderlo ma chissà perchè non mi sono mai decisa. Con il kindle mi faccio invece meno problemi e quindi perchè non svagarsi con un libro leggero e veloce? I

n questi giorni ho proprio bisogno di staccare la mente, sto studiando per l’esame di statistica dei mercati finanziari e sono in paranoia perchè il programma di quest’anno è leggermente cambiato e cosa non meno importante se consegno il compito non potrò rifiutare il voto. Il prof devo dire che è un po’ severo su questo, è possibile rifiutare una sola volta ed io mi sono già giocata questa carta (ho rifiutato un 22, non so se ho fatto bene o male, ma ormai è tardi per i ripensamenti quello che è fatto è fatto). Nella sessione autunnale nell’esame aveva inserito un esercizio che non abbiamo mai visto in classe e l’ho azzeccato per metà, mentre nelle domande di teoria ho scritto una cosa per un’altra… La materia mi risulta un po’ ostica e nonostante sia possibile fare l’integrazione orale (per + 0 - 3 punti) questo mi metterebbe ancora più ansia! Mi sono pure sognata l’esame stanotte, un incubo!!!

 

Il giardino segreto

  • Autore: Frances H. Burnett
  • Traduttore: Lamberti L.
  • Editore: Einaudi
  • Collana: Einaudi tascabili. Classici
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8806201247
  • ISBN-13: 9788806201241
  • Pagine: XXXV-252
  • Formato: brossura
  • Narrativa classica

Protagonista del Giardino segreto è la piccola Mary Lennox, una bambina di nove anni che, orfana di entrambi i genitori, viene affidata a uno zio, il nobile gobbo lord Archibald Craven che vive in un tetro castello sperduto nella brughiera. Qui Mary scopre che la natura malinconica dello zio è dovuta alla morte della moglie Lilias avvenuta nel loro giardino personale. A causa della disperazione, lo zio Archibald aveva chiuso quel giardino e fatto sotterrare la chiave, così che nessuno potesse mettere piede in quel luogo "sacro". Mary, con l'aiuto del pettirosso del giardiniere, trova la chiave che le occorre per aprire quel misterioso giardino e riesce a penetrarvi. Ma ben presto la piccola orfana si troverà alle prese con un altro insospettato segreto. Con una particolare attenzione al mondo interiore dei personaggi e ai rapporti con la natura Frances Hodgson Burnett, nonostante abbia scritto una tenera e appassionata favola, ha lasciato che la vita vera e reale emergesse da ogni pagina.

Credo che chiunque abbia visto almeno una volta un film o un cartone animato (io ricordo quest'ultimo) tratto da "Il giardino segreto" o sa di cosa tratta. Leggere il libro è stato un ritornare al passato, a quando ero bambina. Ricordavo perfettamente la trama e quindi niente colpi di scena o illusioni su cosa potesse essere raccontato nel libro ma l'ho trovato ugualmente affascinante.
Un libro che ogni bambino dovrebbe leggere, pieno di tenerezza, mistero e...incantesimi. Così infatti chiamano le straordinarie scoperte e i progressi che fanno i piccoli protagonisti, quasi ci fosse una magia che fa avverare ogni loro desiderio.


Nel film del 1993 (con Maggie Smith, quella che tutti conosciamo forse meglio come la McGranitt di Harry Potter) ci sono -ovviamente- dei cambiamenti per quanto riguarda alcune scene: wikipedia aiuta in questo confronto con una lista di differenze libro-film.

Questo non è un vero e proprio trailer, sono immagini tratte dal film con una splendida colonna sonora!

C.

Letture del 2011

Ora che ho finito il primo libro del nuovo anno è ora di ‘archiviare’ quelli letti nello scorso anno e lasciare spazio ai nuovi!

  • Ho il tuo numero - Sophie Kinsella
  • La cattedrale del mare - Ildefonso Falcones
  • Ember. Il mistero della città di luce - Jeanne Dupreu
  • Strane creature - Tracy Chevalier
  • Pomodori verdi fritti al caffè di Whistlestop - Fannie Flagg
  • Letto & biscotti - Sarah Bilston
  • The legend of sleepy hollow - Washington Irving
  • La fattoria degli animali - George Orwell
  • Le scarpe rosse - Joanne Harris
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde - Robert L. Stevenson
  • Chocolat - Joanne Harris
  • Volevo i pantaloni - Lara Cardella
  • La figlia della fortuna - Isabel Allende
  • Definitely Dead - Charlaine Harris
  • Dead as a Doornail - Charlaine Harris
  • Il signore di Barcellona - José Lloréns
  • Veleno d'inchiostro - Cornelia Funke
  • The Wonderful Wizard of Oz - Lyman Frank Baum
  • Viaggiatore del tempo - Ray Bradbury
  • L'albero di Halloween - Ray Bradbury
  • La rilegatrice dei libri proibiti - Belinda Starling
  • La speranza indiana - Federico Rampini
  • Amrita - Banana Yoshimoto
  • Sai tenere un segreto? - Sophie Kinsella
  • Cuore d'inchiostro - Cornelia Funke
  • Stardust - Neil Gaiman

Sembrano così poooochi! Da questa lista sono comunque escluse le riletture e i libri di università. Speriamo di leggere di più! Ho comunque fissato il mio obiettivo di 30 libri anche quest’anno, senza essere troppo ambiziosa e molto più realista! Da un certo punto di vista spererei di avere poco tempo per leggere: significherebbe avere la giornata impegnata con altre cose (tipo lo stage, per fare un esempio…)

Staremo a vedere!

C.

mercoledì 4 gennaio 2012

Il bilancio 2011

Già dal titolo si sa di cosa andrò a parlare in questo post, è quasi doveroso a inizio anno pensare a ciò che è successo nell’anno precedente? Si, no, forse, chissà.

E’ quasi difficile ripensare a tutto un intero anno, ci sono momenti che restano impressi nella memoria senza alcuna fatica, altri che ricordo solo per concatenazione di pensieri e sicuramente altri che ho dimenticato e che potrei ricordare solo se leggo sull’agenda (se ovviamente ho scritto qualcosa a riguardo)

Potrei suddividere gli eventi in vari modi: per mese, per emozione, per argomento.. Per rendere la cosa più veloce credo convenga fare un infinito elenco puntato con ciò che mi viene in mente, senza logica temporale e senza tanti fronzoli per evitare un papiro inutile! Andrò ‘a braccio’, come si dice… Da cosa iniziare però? uhm…. dai libri!

  • 30 libri letti, 9459 pagine totali

  • Kindle!

  • Biblioteche

  • Esami

  • Laurea di I.

  • M. all’università

  • Ritirata la mia laurea

  • 26 aprile

  • Concerto James Blunt (x 2)

  • Concerto Smashing Pumpkins

  • Colloqui

  • Stage (ancora da iniziare ma vabbè)

  • Reggio Emilia

  • Mart Rovereto – Impressionisti

  • Postcrossing

  • Dieta (-10)

  • Ristorante greco

  • Ristorante indiano

  • Un sacco di sushi

  • Mare

  • Acquagym

  • Ciao L.

  • Smartphone nuovo

  • Un sacco di film/telefilm

  • Partite di calcio

  • Scarabeo

Sperando in un 2012 ancora migliore

C.

(Promemoria per me: acquistare una nuova agenda per il 2012, che quella di The Sims 3 arriva fino a luglio)