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mercoledì 30 settembre 2009

Agitazione

Domani torno sui banchi. Non di scuola. E non c'entrano neanche i pesci. (Questa la capiscono i più colti). Torno all'università, a seguire le lezioni. E sono nervosa, perchè come spesso succede sono nervosa.
Non conosco nessuno mentre penso che tanti già si conosceranno.
Non so dove siano le aule. E qua già mi vedo a vagare come un'anima in pena per la facoltà.
Non ricordo come si studia, come si prendono appunti, non ho più la concentrazione di prima. Se prima passavo ore e ore attenta sui libri ora si e no un'ora. E questo mi irrita. Ho perso il ritmo... E spero di riprenderlo presto va ;)
Con M. non è che vada molto bene, se non mi capisce al volo inizia ad essere pesante dire ed esplicare sempre tutto. Non c'è mai, non capisce quando deve esserci. Ed io mi stufo. E quando mi stufo poi è una tragedia.
Questa sera non aggiungo altro, non sono in vena.


C.

martedì 29 settembre 2009

Burocrazia sucks x 2

Questa mattina sveglia presto... c'è da andare in università!! Non vedo l'ora.............
Alle 9 ero già là davanti a questa infausta piccola porta con un foglio di carta che indicava "Segreteria studenti economia giurisprudenza. Apre alle ore 10.00 chiude alle ore 12.30". Sono la terza, evvai. Il primo ragazzo è così attaccato alla porta che potrebbe averla scambiata per la sua morosa. E' arrivato primo e vuole la sua pole position. Bravo. Il secondo è più uno studenze ca22one, di quelli che all'università cazzeggiano e passano il tempo. Vuole cambiare piano di studi ma non sa cosa deve fare, cosa deve portare. Si fa tenere il posto da un amico e va in cerca di una marca da bollo da 14,62 €. Torna trionfante dopo una mezz'ora. Dopo qualche minuto uno (in fila non so in che ordine) gli dice che i moduli vanno scaricati da internet. Quindi se ne va.
Perfetto, ho guadagnato un posto, ora sono la numero 2. Yeah! Il ragazzo dopo di me arriva con un librone in mano, e sta per tutto il tempo a leggere. Solo quando le dieci si avvicinano e la calca aumenta tira fuori dalla fashionissima borsa a tracolla della eastpack una copia della tesi in giurisprudenza. Bravo, uno che non fa economia.
Ore 10: si apre la porta. C'è una scrivania con una tizia (poi saprò che si chiama R.) che con una flemma incredibile scarta il primo ragazzo nel tempo di neanche 3 minuti. Io penso di essere rimasta in questo stanzino per 5 minuti buoni. Non so se sia da record. Forse! Liberata di una commissione me ne torno a casa e suona il cellulare. Un numero che non ho in memoria. Forse L. che mi aggiorna sul pomeriggio?
Pronto. - Buongiorno sono della segreteria studenti dell'università di verona. Ha consegnato stamattina il modulo.. - Sì. - Beh, a dire il vero era un'altro il modulo da consegnare... - Che?? - Eh si, questo è per l'accettazione, deve portarcelo dopo. - E non poteva accorgersene quando gliel'ho consegnato? - Eh, ho controllato dopo. Può tornare? - Adesso?? - Eh va consegnato entro domani... - Dopo che sono stata un'ora fuori ad aspettare l'orario??? ADESSO mi chiede di tornare? - Eh ma me le deve solo consegnare, passa davanti a tutti. Chieda di R. - Vabbè vedo.

Eccheccazzo! Ti pareva troppo semplice vero? Ormai sono a casa, che faccio? Mi stampo altri moduli a caso, non so quale sia quello che vuole lei.. Uno sarà pure giusto no?? Riprendi la macchina, torna al parcheggio (a pagamento ovviamente, sia mai che un parcheggio in centro sia libero eh!), torna davanti la porticina.... Beh, dove dovrebbe esserci la porticina visto che la gente fuori la nasconde. Mi avvicino e tutti mi guardano male. Ovvio, lo farei anche io se vedo uno che salta la fila (che poi non si può parlare di fila. Vedi il post precedente) e neanche me la sento di provarci. Al che chiamo il numero da cui R. mi ha chiamato e dopo un po' di tentativi andati a vuoto (sempre occupato) mi risponde.
Senta, le ho consegnato il modulo sbagliato prima, si ricorda? Gliel'ho portato ma venga a prenderselo fuori che io non ho intenzione di passare davanti a nessuno. - Dov'è, fuori? - Eh, si.... (dove dovrei essere??) - Entri dalla porta del personale.

Mi ritrovo in una stanza con tre scrivanie con altrettante colleghe di R. E parte il dibattito sul modulo giusto da consegnare: "E' quello di riconoscimento dei crediti, effettivamente il nome sul sito trae in inganno", io rispondo che non l'avrei mai pensato visto che non ho crediti da recuperare... "Ah, in questo caso va bene il primo, quello che ha portato!" CHE?????????? E' mai possibile? Ho sentito bene??? "Mi scusi, non sapevo non avesse fatto esami.." Queste le scuse di R. Caspita, al mio self control do' 10. Con lode. Neanche rispondo, prendo e me ne vado. Torno al parcheggio, torno alla mia macchina. E che non mi dicano che le macchine inquinino e che bisogna andare in bicicletta. Si, ho inquinato il pianeta con i miei giri in macchina.
Ma l'avrei decisamente evitato.

Che non mi dicano che oggi ho inquinato l'ambiente.


C.

lunedì 28 settembre 2009

Burocrazia sucks

Ammetto che prendo decisioni all'ultimo momento. Ma dietro c'è un ragionamento ben ponderato, se ho aspettato tanto. Si, tra le altre cose sono molto riflessiva. Diciamo che valuto pro e contro dal punto di vista di un'economista quale sono. Mannaggia, economia mi ha proprio rovinata! Se prima non mi facevo problemi a comprare qualsiasi cosa ora penso "il prezzo vale l'acquisto? Mi serve realmente o è solo un capriccio? Troverò questa stessa identica cosa ad un prezzo migliore?" e soprattutto.... guardo sullo scontrino il numero dello scontrino per capire quanta gente è passata prima di me per vedere se il negozio/bar ha giro e se si quanto!! E questo è da malati, lo so. Ma non ci posso fare niente, è così e punto.
Ma non è questo l'oggetto delle mie lamentele. Mi lamento per il caos universitario. E' una vera e propria bolgia. Matricole che non sanno cosa fare, dove sono o chi sono. Che si iscivono ad un corso (e passano anche la prova d'ingresso) e poi decidono che no, non lo vogliono più fare. Perchè tutti gli amici fanno aziendale e non economia e commercio. Per cui che fanno? Fanno i pecoroni e si intasano tutti davanti ad una minuscola porticina con scritto "Segreteria studenti" per cambiare. E lì non fanno la coda. No, la coda è out, è lenta. I pecoroni sono in, sono fighi. Gli incivili sono in, quelli che rispettano la fila sono out.
Bene, io sono out allora. Perchè ancora mi illudo di poter vivere in un ambiente civile con giusto rispetto di tutto e tutti. Sti cazzi, sono davvero troppo out. E mi è troppo venuto in mente questo video di youtube http://www.youtube.com/watch?v=sJPLoU_6ZV8 dal min 2:48. Prima la burocrazia e poi la coda. Noi italiani la coda non sappiamo neanche cosa sia.

Così ho deciso, domani mattina alle 9 sarò già davanti questa piccola porta. Per consegnare due fogli di carta e tempo 5 minuti sarò fuori.
Il tempo è denaro e non ne voglio spendere troppo per niente.

Sono una vera economista. Yeah!


C.

venerdì 25 settembre 2009

Per fortuna esiste la cioccolata

L'università mi fa impazzire. Più che altro mi fa impazzire capire come funzionano le cose qui a Verona. Si cambia università e si cambia tutto! E' pazzesco, e per questo mi fa impazzire.
Prima di tutto i piani di studio durano qualche anno (3? 4?) e poi... rivoluzione!! Quel che c'è non va più bene, si cambia qualche esame ed il numero di crediti et voila ecco che la specialistica si è trasformata in una magistrale. Che cambia? Alla fine niente... sempre due anni sono, sempre lo stesso ambito.. puah...
Cambiare ateneo significa portarsi dietro più o meno debiti. Vabbè ci sta. Ma dare 2 crediti da recuperare è da bast***i. Eddai su, per due crediti devo farmi il mazzo???? E ovviamente i corsi da recuperare coincidono per una o due ore con quelli del mio anno. Chiamasi fortuna.
E qui torniamo al primo post?? Ecco, questo è un collegamento ipertestuale, me lo ricordo dalla prima liceo. Sono brava a fare i collegamenti.
E sono perfettina, e voglio programmare tutto. Dalle vacanze alle semplici giornate. Quindi anche le giornate universitarie. Per questo mi scervello sui corsi da seguire e sull'incastrare le lezioni. E che nervoso quando non trovo la soluzione. E per farmelo passare... cioccolata!

E per fortuna che esiste la cioccolata.


C.

giovedì 24 settembre 2009

Da qualche parte bisogna pur cominciare

Scrivo con la testa vuota, le parole escono quasi senza volerlo, sembra che le dita che si muovono sulla tastiera sappiano esattamente che lettera schiacciare.
Dovrebbe esserci una specie di presentazione nel primo post, o almeno credo.
Che dire?
Giusto poche cose, senza troppi fronzoli o retorica che a parer mio sono superflui. Ed il superfluo non è necessario. E ciò che non è necessario non serve. Per cui neanche la presentazione? Mi piacciono le catene di pensieri, quando si abbandona un argomento e attraverso i ricordi o le sensazioni si passa a tutt'altro. E' un modo per liberare la mente da pensieri magari opprimenti o sfortunatamente si arrivano a ricordi a volte dolorosi. In questo caso scuoto la testa veloce, quasi a scacciarli via. E funziona, una meraviglia.

Da dove inzio?
Dal nome? Io direi C. Semplice e veloce (e molto alla gossip girl xD ). 24 primavere passate. Quasi tutte passate a Verona, tranne 3 che ho passato più o meno a Padova, nella mia breve vita universitaria patavina. Breve perchè mi sono fatta il mazzo e laureata in fretta, non perchè ho lasciato gli studi. E adesso continuano, dopo un anno sabbatico. Continuano a Verona però, perchè non ho più voglia di sbattimenti in treno. Se ci penso non so come ho fatto a resistere tanto con 3 ore di viaggio al giorno! Un anno di lavoro tanto amato, ma considerato da me come un'arma a doppio taglio: un'esperienza che può chiudere anche diverse porte. Che fortuna!
E non mi ritengo una persona molto fortunata. Ma neanche sfortunata. Sono una persona a cui la vita scorre veloce e tranquilla, scossa poche volte. Ma quelle poche volte hanno lasciato un grande segno nella mia personalità. Troppo caotica, troppo dolce, troppo lunatica, troppo perfettina, troppo gelosa, troppo permalosa, troppo fastidiosa, troppo altruista.
Troppo.

Punto.



C.