Pages

lunedì 27 febbraio 2012

Un diamante da Tiffany

Inizio dicendo che a volte è il caso di ricordare –se non il titolo del libro- almeno la copertina. Perchè? Perchè ultimamente ci sono un sacco di “Tiffany” nei titoli dei libri: il classico Colazione da Tiffany di Truman Capote, Un diamante da Tiffany che è quello di cui vi parlo oggi, Un anello da Tiffany di Lauren Weisberger (l’autrice de Il diavolo veste prada), Un regalo da Tiffany di Melissa Hill, Una ragazza da Tiffany di Susan Vreeland, Colazione da Tiffany Trott di Isabel Wolff… e questi per citarne alcuni tra i più conosciuti/recenti!! Decisamente inflazionato il nome di Tiffany, come quello della Austen… Come se la loro menzione nel titolo sia garanzia di qualcosa di bello, romantico, favoloso.

Beh, smentiamo subito questa frase! Parlando con una ragazza di anobii ecco che si parla subito di libri diversi, basta confondersi sul titolo e le recensioni sono diverse. Tiffany è presente in tutti e due, cambia solo l’oggetto: il diamante nel mio caso, l’anello nell’altro. Il mio l’ho trovato adorabile, il suo noioso e “un disastro”.

Un diamante da Tiffany

  • Autore: Karen Swan
  • Traduttore: Visconti R.
  • Editore: Newton Compton
  • Collana: Anagramma
  • Data di Pubblicazione: Novembre 2011
  • ISBN: 8854136514
  • ISBN-13: 9788854136519
  • Pagine: 509
  • Formato: rilegato
  • Reparto: Narrativa

New York, Parigi, Londra: quale sarà la città per iniziare una nuova vita? Cassie ha appena lasciato il marito, dopo aver scoperto la terribile verità su un matrimonio che pensava perfetto. Sa che è il momento di voltare pagina e ricominciare. E allora, quale migliore aiuto di quello che possono offrirle le sue preziose amiche d'infanzia? Kelly, Anouk e Suzy, brillanti, alla moda e vitali, sono pronte a ospitarla e a farle vivere l'atmosfera glamour della Grande Mela, la passione e la seduzione della Ville Lumière e la frenesia londinese. In un viaggio alla scoperta di una se stessa che non conosceva, Cassie vivrà le esperienze più diverse: lavorerà con acclamati stilisti newyorkesi e parigini, poserà per un quotato fotografo, prenderà lezioni di cucina da un famoso chef e organizzerà matrimoni. Ad attenderla, al suo arrivo in ogni città, c'è una strana lista di cose da fare... Qualcuno che conosce da tanto tempo la compila per lei. Qualcuno che le fa trovare una sorpresa speciale sotto il grande albero di Natale nello scintillante negozio di Tiffany. Qualcuno che le regala dei semi di fiori, ogni volta diversi, da piantare e far crescere, come in un romantico messaggio cifrato. Il destino ha in serbo per lei la tanto attesa scatolina blu? E se un giorno il passato lasciato alle spalle dovesse all'improvviso tornare?

Questo libro mi è piaciuto tantissimo, diverso da quelli che sono i classici chick-lit alla Kinsella o che narrano di ochette a cui va tutto storto e che per caso o per volontà si scelgono il buon partito con cui stare.
No, questo è diverso. La protagonista, Cassie, inizialmente timida insicura e depressa per la fine del suo matrimonio cresce e matura durante il libro, arrivando alla fine ad essere sicura e decisa su ciò che vuole.
Ho adorato le sue vicende in giro per il mondo, dalla più modaiola New York all'elegante Parigi alla caotica Londra. I cambiamenti che le amiche apportavano alla sua figura e al suo modo di essere, a ciò che guadagnava o perdeva di volta in volta.

E ovviamente non può mancare quello che è una tenera e romanticissima fine.

C.

lunedì 20 febbraio 2012

Ciao sessione, ciao

Finalmente posso ritenermi libera dallo studio… almeno per un po’.
Ho finito il periodo di studio intenso che mi accompagna da fine dicembre al 17 febbraio. Due mesi di clausura in pratica. In cui ho passato davvero tanto e troppo tempo a questa scrivania. Nemmeno alla triennale studiavo tanto, si vede che voglio fare sul serio questa volta!

E così anche l’esame che più mi spaventava se n’è andato, ora posso ritenere completato il primo anno, mancano solo 2 esami, lo stage (e i crediti liberi che non so ancora se utilizzare come stage o per alzare la media..) e la tesi. Il traguardo si avvicina sempre più e pregusto il momento della fine, anche se prematuro forse dato che si parla di novembre.. Eppure è un passo in più (anzi, tre) verso la fine e questo è l’obiettivo di quest’anno.

Insieme alla dieta. Di questo ne ho parlato poco nel blog, ho solo nominato l’argomento nel ricapitolare quello che per me è stato il 2012. Da fine dicembre tra pranzi, cene e capodanno la situazione si è un attimo bloccata, dato che sono stata bloccata su questa sedia a questa scrivania. Ora un altro periodo mi attende, voglio vedere che risultati mi porta questo 2012… Da com’è iniziato potrebbe essere un grande anno per me!

Speriamo!!! 

430020_3374847014311_1363388434_33445119_371038637_n

Chiudo con i fiori che mi ha regalato M. per San Valentino.. mi ha ricordato che adoro ricevere fiori anche se dico che preferisco cose più materiali ad un mazzo che magari dura qualche giorno.. Falso, falso.. adoro ricevere fuori!!

C.

venerdì 10 febbraio 2012

Stanca ma ancora viva!

E’ passato quasi un mese dall’ultimo post, e la colpa è loro… dei malefici esami!! La sessione invernale credo sia la peggior cosa per noi universitari che passiamo le feste natalizie-di capodanno a casa con i pensieri rivolti ai primi di gennaio, e quando arriva l’epifania (sempre troppo presto) siamo giù ai primi appelli e si salvi chi può!

Quest’anno mi sono organizzata per bene, mancano 5 esami? Ne avrei fatti 4. Le date segnate, il materiale (ovvero schemi, riassunti e quant’altro) praticamente pronto, voglia di fare che miracolosamente è con me… Poi ho deciso che era più fattibile farne 3 e rimandarne due a luglio, poi tra stage e tesi la laurea dovrebbe arrivare a novembre.. Fingers crossed!!

Ora siamo a 2/3, due fatti e l’ultimo in fase di studio ponderato, senza fretta. Ho programmato un po’ le giornate, suddiviso gli argomenti. Per gli altri esami non so se avrei fatto così ma questo mi terrorizza. Ed è dire poco. Lo rifaccio per la terza volta. Più che altro vado in crisi con la modalità d’esame: almeno un’ora di orale passando sotto 3-4 professori che chiedono ogni singola virgola di quanto spiegato a lezione. Aggiungiamoci poi che il materiale da studiare si compone di 3,5 kg di carta tra slides appunti e schemi. In pratica due quadernoni ad anelli pieni. E l’orale mi manda in confusione. La prima volta ero totalmente assente, nel mio cervello sembrava esserci la particella di sodio! C’è nessuuuuunooo????

E la seconda volta non è andata molto meglio. E a me viene il nervoso. Perchè è un esame che ho preparato in un mese pieno la prima volta, inutile dire che mi sentivo gran preparata (chi va ad un esame del genere senza aver studiato??) e niente non è andata. La seconda idem… Speriamo che la terza vada meglio!

Ah, l’esame era a San Valentino.. bel modo di festeggiare! Invece no, l’hanno spostato…. a venerdì 17!! Se non è sfiga questa….

C.