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martedì 7 settembre 2010

I love mini shopping

Tra un esame (non dato) e l’altro ho fatto una bella capatina a comprare libri libri e libri!! Sette in totale: Lavorare a maglia per negati, Il tuo orto per negati, Marina di Carlos Ruiz Rafon, L’ombra del vento (sempre di Carlos Ruiz Rafon), Northanger Abbey di Jane Austen e l’ultimo libro della Kinsella: I love mini shopping

I love mini shopping

  • Autore: Kinsella Sophie
  • Traduttori: Colombo A., Frezza
  • Pavese P.
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Omnibus
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8804602074
  • ISBN-13: 9788804602071
  • Pagine: 379
  • Narrativa straniera

Becky Brandon (nata Bloomwood) pensava che essere madre fosse una passeggiata... ma non è così, naturalmente. La piccola Minnie, che ha ora due anni, è a dir poco un uragano, specie quando entra con la madre nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di "miiiooooo". Chissà come mai! Se la nostra Becky è comunque portata a escludere che la figlia sia una bambina viziata, in realtà per lei c'è proprio bisogno di una super tata come quelle dei reality tv. Becky e Luke vivono ancora dai genitori di lei e la crisi finanziaria si fa sentire, costringendo Becky a darsi una regolata. Tutta a modo suo, però, senza cioè riuscire a impedirle di organizzare (molto in economia!) uno strepitoso surprise party per il compleanno di Luke. È in quel momento che le cose si complicano...

Come prevedevo ho divorato il libro, anche se spesso avrei preferito chiuderlo dalle assurdità degli eventi e dal comportamento di Becky Brandon (nata Bloomwood).
Posso dire che ormai mi sto stufando di questa serie? All'inizio l'ho trovata quasi innovativa e mi piaceva molto leggere le lettere che Becky riceveva dal consulente finanziario o da chi altro. Ora lo svolgimento delle cose è già delineato: c'è una cosa da fare, Becky si fa in quattro per trovare una soluzione, c'è un intoppo che ovviamente si risolve a suon di bugie e stravaganze e tadà ecco il lieto fine.
Si, è un chick-lit, che ci si aspetta? Eppure avrei immaginato un libro diverso, molto diverso. C'è poco shopping questa volta: la crisi finanziaria è arrivata anche nei libri.
Per me sta diventando sempre più odiosa, sempre più esagerata, sempre più falsa e insopportabile. Credo che una ragazza a 29 anni, con una figlia di 3, sposata col figo supermilionario debba cresce in un certo momento... Beh, io l'ho trovata ancora più un'oca stupida. O forse sono io che sono cresciuta e ritengo un comportamento del genere inaccettabile? Per non parlare della sceneggiata della casa... Che idiozia, che assurdità. E poi ci mancava solo il comportamento falsissimo durante s.o.s. tata... E non voglio certo parlare di Minnie, stesso comportamento della madre e insopportabile allo stesso modo. Becky non è certo la persona migliore per crescere una bambina, dato che lo è lei per prima.

Cara Kinsella stavolta mi hai delusa. Sicuramente ci sarà un libro ambientato a Los Angeles, speriamo in meglio.

C.

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