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venerdì 10 settembre 2010

Doppio sogno

Ricordo di aver studiato Schnitzler al liceo, e tra le letture che venivano richieste per i compiti delle vacanze c’era il suo “La signorina Else”.
Anni dopo uscì il film con Tom Cruise e Nicole Kidman “Eyes wide shut”, film ispirato al libro “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler appunto. La trama del film segue quella del romanzo di Schnitzler, ad eccezione della locazione, dalla Vienna di inizio Novecento alla New York anni novanta, ed il nome dei personaggi: il medico Fridolin diventa l'omologo Bill Harford e la moglie Albertine diventa Alice. (Se volete sapere altro sul film date un occhio alla relativa voce su wikipedia qui)
E da questi due elementi sono partita per la lettura di questo piccolo libro (una sessantina di pagine esclusa l’introduzione).

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Doppio sogno.

  • Autore: Schnitzler Arthur
  • Curato da: Manacorda G.
  • Traduttore: Di Natale S.
  • Editore: Newton Compton
  • Collana: Grandi tascabili economici
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8854120804
  • ISBN-13: 9788854120808
  • Pagine: 128
  • Narrativa straniera

Nella Vienna di fine Ottocento ha inizio tra visioni e apparizioni la notte brava del dottor Fridolin, medico alla moda sposato a una donna bellissima. In un'atmosfera allucinata e onirica l'uomo si imbatte in quattro donne che gli si offrono inutilmente: la figlia di un paziente defunto, una prostituta, la ragazza-bambina figlia di un affitta-costumi, una donna nuda e bellissima, incontrata a una festa in maschera in una villa misteriosa. Tornato a casa, frustrato per non avere commesso l'adulterio, ascolterà dalla moglie il racconto di un sogno in cui lui veniva tradito.

Mai chiedersi come sarà il futuro. Questa è una delle frasi conclusive del libro, ed è un po' la sua sintesi estrema.
Devo dire che mi ha lasciata un po' perplessa, l'ho trovato senza nè capo nè coda. Lascia il lettore in sospeso, con tutto il mistero che ne consegue. E l'implicito messaggio di vivere la vita e la piega che ha preso indipendentemente dal passato. Guardarsi indietro può avere poco senso, guardare avanti può averne poco nello stesso modo. L'unica cosa da fare è vivere il presente con le proprie esperienze.

Di veloce lettura, davvero breve (l'ho letto essenzialmente in una giornata) che può lasciare il lettore spaesato nel finale, ma con una piccola riflessione personale e con la voglia di immaginare cosa ne sarà di Fridolin e della moglie Albertine.

Sono però felice di dire che con il film ispirato al libro (Eyes Wide Shut con Cruise e la Kidman) riprende minimamente il film, è inizialmente ispirato al libro ma ha uno svolgersi delle vicende tutto suo.

C.

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