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lunedì 8 febbraio 2010

Weekend di lettura

Questo weekend è passato in modo molto, molto, molto piacevole. Un po’ di tranquillità prima di una dura settimana di studio per preparare i due esami della settimana prossima: martedì 16 Economia e tecnica dei mercati finanziari, giovedì 18 gestione del portafoglio azionario. E quindi fino ad allora i libri sono off limits, non posso iniziarne nessuno perchè sennò sono troppo presa dal piacere piuttosto che dal dovere! :D

Iniziamo con un libro che ho letto in due giorni. Lo definirei “piacevolmente particolare”. E’ il caso di La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, scrittore che con questo suo primo romanzo ha vinto il Premio Strega nel 2008.

La solitudine dei numeri primi

  • Autore: Giordano Paolo
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • ISBN: 8804577029
  • ISBN-13: 9788804577027
  • Pagine: 304
  • Narrativa italiana
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

Intrigante lo stile di scrittura, moderno, semplice ma complesso nello stesso momento. Senza dubbio di facile e veloce lettura. Interessante seguire Alice e Mattia tramite l'alternanza dei capitoli, soprattutto vedere le diverse opinioni dei protagonisti riferite allo stesso episodio. Entrare nelle loro menti complesse e complessate. Esperienze tristi, autolesioniste e tendenti al pessimismo, costantemente. Inatteso il finale.


Altro interessante libro è Gli incubi di Hazel di Deeny Leander. La copertina mi piace un sacco, dà proprio l’idea degli incubi che troveremo nella storia di questa piccola e annoiata bambina. Belli anche i disegni che troviamo all’interno nelle prime pagine e nel finale, dove i personaggi appaiono finalmente nelle loro forme, più o meno bizzarre.

Gli incubi di Hazel

  • Autore: Deeny Leander
  • Traduttore: Di Natale S.
  • Editore: Newton Compton
  • Collana: Newton Pocket
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 8854116998
  • ISBN-13: 9788854116993
  • Pagine: 205
  • Libri per ragazzi
Hazel, un'allegra bambina di otto anni, è ospite della terribile zia Eugenia e del suo antipatico cuginetto Isambard. Basterebbe l'immagine del vecchio maniero dove vivono i parenti di Hazel per scoraggiare qualsiasi visitatore, eppure, dopo la prima inquietante giornata con zia Eugenia, la vita comincia a cambiare. Isambard, infatti, presenta a Hazel la sua collezione di cuccioli terrificanti: un cane con la testa di legno, un gruppo di papere che fumano sigarette, due maiali gemelli siamesi... Quando Hazel decide di esplorare il giardino, nascosti tra i cespugli scopre degli strani mostri: il pitospino (un pitone con la testa di porcospino), il gorillopardo (un gorilla con la testa di ghepardo) e lo struzzorana (una rana con il corpo di struzzo). E' l'inizio di un'incredibile avventura in cui niente è come sembra e la realtà può diventare più stupefacente della fantasia.

Cosa si può aspettare la piccola Hazel da una vacanza obbligata a casa della terribile zia Eugenia e dello strano cuginetto Isambard? Noia? Malinconia? Tristezza? No, stranezze! Si inizia con un cane con la testa di legno, uno stormo di papere reduci di guerra che fumano sigarette per rilassare i nervi, due maiali senza zampe... e questo è solo l'inizio! Avete mai incontrato i vostri incubi in un bosco? Un pitospino, un gorillapardo e uno struzzorana che ogni notte tormentano i sonni di Zia Eugenia…

Bellissimo il finale, da citazione:

Non è facile fare amicizia. Anche se coloro con cui cerchi di fare amicizia non sono struzzirana o gorillopardi o pitospini, o assassini o pazzi. La gente è complicata, sola, arrabbiata o ansiosa: è così e basta.
Ma devi provarci lo stesso. Per quanto la gente ti possa spaventare, devi decisamente cercare di conoscerla.
Perchè i fifoni non piacciono a nessuno.

Ed ora dopo un buon caffè si torna a studiare.. Al momento l’argomento clou è la regolamentazione comunitaria ed italiana dei mercati finanziari. Allegria.

Inoltre oggi è anche arrivato The elegance of the hedgehog di Muriel Barbery... Ma dovrò attendere il prossimo weekend per potere inziare ad apprezzarlo.. :(

C.

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