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mercoledì 9 novembre 2011

I diritti dei lettori

  1. Il diritto di non leggere
  2. Il diritto di saltare le pagine
  3. Il diritto di non finire il libro
  4. Il diritto di rileggere
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
  7. Il diritto di leggere ovunque
  8. Il diritto di spizzicare
  9. Il diritto di leggere ad alta voce
  10. Il diritto di tacere

Questi sono, secondo Pennac, i 10 diritti che i lettori hanno. Solo uno non apprezzo nè accetto, ovvero l’ultimo: il diritto di tacere. E perchè mai? Perchè un lettore non dovrebbe infastidire amici, parenti, visitatori del proprio blog o chi capita sulle recensioni su anobii con ciò che ne pensa dei libri o dell’ultimo libro letto? Tacere significa “non parlare, stare zitto, non esprimersi, non riferire nulla, non fare rumore, essere silenzioso” ma non si può stare zitti dopo aver letto un capolavoro, non si può astenersi dall’esprimere le proprie emozioni trovate tra le pagine! E soprattutto un lettore è sì silenzioso, ma solo quando legge! Almeno diamogli la parola quando finisce il libro!

C.

C. vs burocrazia

Ogni tanto mi sento come Asterix e Obelix, nel cartone delle 12 fatiche, dove entrano nella casa che rende matti (adoro le musichette!!).
“Vada allo sportello 2” “Compili il modulo 573” “No, serve il 573b” “Oggi è chiuso” “Venga a ritirarlo la settimana prossima”. Che poi figurarsi se si può fare tutto nello stesso posto. Eh no, troppo facile! Bisogna andare in vari uffici situati in vari posti della città (e provincia, nel mio caso).

Cioè, io non ce la posso fare… Perchè le cose non possono essere semplici? Perchè devono complicare la vita a noi poveri comuni mortali? Che poi tutti hanno fretta e richieste, e loro sono leeeeenti..

 

La cosa che più mi rode è che tutti questi documenti vari servono per uno semplice stage di sei mesi. Mi chiedono cose che non ho dovuto portare nemmeno quando lavoravo anni fa! Certo non posso lamentarmi di avere trovato questo stage, ma mi lamento di tutti i documenti e lo sbattimento che comporta.
Che poi, come sempre accade, “o tutto o niente”: nello stesso periodo in cui cercavo lo stage ho avuto altre due proposte (tra lavoro vero e proprio e un altro stage a scopo assunzione) che però ho dovuto rifiutare perchè già impegnata con questo! Dopo mesi di calma piatta e silenzio, in cui mi sono dannata l’anima con email e cv mandati a tutti pur di trovare qualcosa. Però almeno ho trovato qualcosa attinente a quello che studio, sono curiosa di vedere come si svolgerà il tutto! In teoria dovrebbe essere uno stage non operativo, quindi qualcosa tipo ‘guardare e non toccare’, però confido di imparare molto e sei mesi sono anche parecchi!

Quindi potrete anche capire i miei dubbi riguardo tempo libero e università. Il tempo a mia disposizione sarà poco, e sempre troppo poco per le cose che dovrei fare. Nonostante in teoria dovrei fare 830-17 o poco meno, tra spostamenti in macchina, parcheggi, traffico e quant’altro mi porterà via davvero tanto tempo. Per andare dove lavoravo prima ci mettevo 20 minuti per 20 km, quasi tutti fortunatamente di tangenziale, per questo invece almeno 45 minuti per 12 km.. In più paga il parcheggio, paga la benzina, paga i documenti (marche da bollo varie)… qui è tutto un pagare! Ah, niente buoni pasto quindi paga pure il mangiare, che probabilmente porterò da casa, anche per il fatto che… sono in dieta seria, ma di questo parlerò in un altro post! Per fortuna è uno stage retribuito, almeno detratte queste spese qualcosina dovrebbe rimanermi a fine mese.. giusto per togliermi qualche sfizio!

E ho anche in mente di quale sfizi possiamo parlare… libri libri libri! E chissà, anche videogiochi e borse e chissà!

C.

martedì 1 novembre 2011

Una nuova farfalla

Nei confronti della morte so di essere piuttosto cinica, da questo punto di vista ho una corazza o mi sono costruita durante gli anni una specie di ‘pace interiore’ rispetto a questo traumatico evento. Quindi non sono una che piange tanto, che si dispera, che ne esce distrutta. Soffro ma quasi in modo impercettibile, quasi da non accorgersene, il momento passa in fretta e, come si dice di solito, la vita continua.

Le tappe della vita mi hanno portata a questo, il passato mi ha insegnato e segnato allo stesso momento. Posso sembrare algida, insensibile, ma non sono estranea alla tristezza per la perdita di una vita. Mi dispiace sul momento, resto intontita e assimilare è per me un attimo. Può essere triste pensarla così, pensare che possa quasi non fregarmene molto (o niente) ma credo che in certe situazioni sia meglio così. Perchè non è vita soffrire in un letto, penare con terapie e cure che causano altro dolore e che chissà se porteranno ancora il sole nella propria vita. Quando ci si accanisce per allungare di più quella che risulta poi essere una sofferenza protratta nel tempo, è per portare avanti una vita o per allontanare la morte di qualche tempo? Probabilmente tutto sta nell’animo delle persone, ma non so se io riuscirei a lottare, sopportare, consumarmi lentamente e vedere sofferenza in me e in chi mi sta attorno, perchè inevitabilmente sono eventi che coinvolgono tutta una cerchia di persone.

Eppure nonostante questo mio distacco emotivo verso queste circostanze provo quasi rabbia nel vedere quanto ingiusta sia la vita, che viene strappata da una persona giovane, che non guarda all’animo ma sembra sempre punire i buoni, i corretti, i giusti, mentre chi la sfida in ogni momento riesce sempre a vincere. La vita è ingiusta e su questo non ho alcun dubbio.

Non ho avuto il piacere di conoscerti realmente
ma sono virtualmente, eppure da quelle poche parole
che scrivevi e da quelle frasi che ci siamo scambiate
so per certo che eri una persona fantastica
vitale e solare, che non hai meritato niente
di ciò che hai dovuto passare.
La vita ti ha messa di fronte ad una dura prova
ma ne sei uscita comunque vincitrice. 
Da tutto questo è nata una nuova farfalla,

ciao Laura

lunedì 10 ottobre 2011

10/10/11

Non avevo nessun titolo migliore per iniziare questo post.. il sottotitolo potrebbe essere “A volte ritornano” ma è così banale che dovrei usarlo non so quante volte per il mio povero blog! A bocca aperta

L’ultima volta che ho scritto qui è stato il primo luglio, in pratica all’inizio dell’estate! che vergogna, 4 mesi di abbandono!
Il problema è che non riesco ad essere tanto costante, non solo in questo ma praticamente in tutto. Inizio con le migliori intenzioni, probabilmente sono anche presa bene dall’idea, dalla novità, da che cavolo ne so ma poi dopo qualche tempo la novità è passata e nel frattempo sostituita da qualcosa d’altro, qualcosa di più nuovo.

In 4 mesi ne sono successe di cose! Magari non proprio eclatanti o così straordinarie però 4 mesi sono 4 mesi (e se continuo con questo 4 mi viene in mente la pubblicità della tim di 4 stelline e 4 paperelle…)
Per riprendere un po’ in mano il blog e svecchiarlo un po’ mi ripropongo di parlare nei prossimi giorni di

- libri: qui ci eravamo fermati nell’ultimo post, da qui potrei ricominciare con le recensioni degli ultimi libri letti, di quelli ‘in lettura’ e di quelli che considero ‘abbandonati’

- università: è il mio pensiero 24 ore su 24, è quello che mi preoccupa al momento quindi posso anche spendere qualche parolina su questo 

- concerti: 3 (o forse 4) concerti quest’anno! Un vero record per me!! L’ultimo risaliva a non so quanto tempo fa, ma probabilmente ero ancora al liceo, quindi sono passati per lo meno 7 anni (azz che vecchia!! come passa il tempo!)

- vacanze: montagna e addirittura mare quest’anno! Anche qui erano anni che per un motivo o per l’altro non ci andavo, abbiamo organizzato qualcosa in fretta e in extremis per passare almeno 4 giorni di relax lontani dalla calura di questa rovente estate (no, non parlerò del caldo di quest’estate, tema trito e ritrito!)

- varie ed eventuali: cose che non mi vengono in mente al momento ma che magari mi verranno in mente in questi giorni, magari giusto prima di addormentarmi come è successo per l’ispirazione di questo post!

C.

venerdì 1 luglio 2011

Libri letti nel 2010

Scrivo questo post giusto per ‘archiviare’ le mie letture del 2010 e creare un nuovo elenco per quelle del 2011, anche se al momento sono davvero poche Triste
(Si, certo che potevo scriverlo a gennaio un post del genere, che a luglio fa un po’ ridere…)

  • Il gioco dell'angelo - Carlos Ruiz Zafon
  • Dead to the world - C. Harris
  • Persuasione - J, Austen
  • L'ombra del vento - C. Ruiz Zafon
  • Doppio sogno - A. Schnitzler
  • La cripta dei cappuccini - J. Roth
  • I love mini shopping - S. Kinsella
  • Espiazione - I. McEwan
  • Morte malinconica del bambino ostrica - T. Burton
  • Il sexy club del cioccolato - C. Matthews
  • Club dead - C. Harris
  • Living dead in Dallas - C. Harris
  • Dead until dark - C. Harris
  • Memorie di una geisha - A. Golden
  • La mia Africa - K. Blixen
  • Cioccolato amaro - L. Lokko
  • L'amore ai tempi del colera - G. García Márquez
  • Nessuno scrive al colonnello - G. García Márquez
  • Coraline - N. Gaiman
  • La compagna di scuola - M. Wickham
  • Kitchen - B. Yoshimoto
  • Amabili resti - A. Sebold
  • Slow economy - F. Rampini
  • Le amiche del venerdì sera - K. Jacobs
  • Eva Luna - I. Allende
  • Il mondo ai miei piedi - L. Lokko
  • Seta - A. Baricco
  • Crypto - D. Brown
  • Il vecchio e il mare - E. Hemingway
  • Cien años de soledad - G. Garcia Marquez
  • Il quidditch attraverso i secoli - J.K. Rowling
  • Gli incubi di Hazel - L. Deeny
  • La solitudine dei numeri primi - P. Giordano
  • The reptile room - L. Snicket
  • The bad beginning - L. Snicket
  • Novecento. Un monologo - A. Baricco
  • Le fiabe di Beda il Bardo - J. K. Rowling

C.

giovedì 9 giugno 2011

E ci sono giorni così…

E ci sono giorni così, che passano e mi sembra di non aver fatto nulla.
Giorni in cui non ho proprio voglia di fare nulla, se non stare sul divano a vegetare, col telecomando in mano a passare da un canale all’altro (e maledire il digitale terrestre dato che praticamente non vedo niente).
Giorni in cui neanche ho voglia di leggere (ed infatti ho gli stessi libri in lettura da un paio di mesi tipo..!)
Giorni in cui dico “Oggi non prendo decisioni, per me è tutto indifferente”

E poi giorni che passo serena, come ieri che sono andata al MART (Museo di arte moderna e contemporanea) a  Rovereto a vedere gli impressionisti, e restare in contemplazione davanti ai meravigliosi quadri di Monet… E alla sera una splendida quanto particolare cenetta a base di tigelle, gnocco fritto, salumi e pinzimonio.

Questi giorni mi tolgono dall’apatia, mi svegliano e mi rendono felice.

Senza contare poi la soddisfazione nel sapere che ho fortunatamente (nel vero senso della parola) superato l’esame di econometria fatto il 6, per il quale ho dovuto studiare durante il ponte rendendo praticamente insulso il tempo passato dal mio ‘morino… per fortuna ne è valsa la pena, altrimenti chissà che nervoso! Questo almeno mi dà la voglia di studiare per il prossimo esame della lista, ‘Analisi degli equilibri gestionali della banca’, in programma per il prossimo mercoledì.

 

C.

lunedì 30 maggio 2011

Ma davvero???

Quando ho guardato la data dell’ultimo post qua sul blog mi è preso un accidenti… Ma davvero l’ultimo aggiornamento risale all’8 febbraio?? Così tanto tempo fa?? Non riesco ancora a crederci ma tant’è..

Ormai siamo prossimi a giugno, quindi come sintetizzare 4 mesi d’assenza? Dovrei ricapitolare quello che è successo un po’ in ogni mese, ma forse ne nascerebbe un elenco asettico, senza tanto significato..

Eppure molte cose un significato ce l’hanno, eccome se ce l’hanno!!

Potrei scrivere qualche data… ecco come posso ricapitolare velocissimamente questi mesi!

  • Febbraio: domenica 20 –> la mia prima volta allo stadio (la partita in questione? Chievo – Milan, regalo di San Valentino per M.)
  • Marzo: lunedì 14 –> concerto di James Blunt a Milano, Mediolanum forum
  • Aprile: martedì 26 –> è il nostro giorno ufficiale <3
  • Maggio: giovedì 26 –> il mio compleanno, trascorso tra l’altro a Reggio Emilia

A parte queste date per me importanti, che altro è successo? Cose che ricordo in sequenza: esami della sessione invernale, lezioni frequentate, cene di corso con tanto di Mille miglia, aperitivo-cena con quelli di anobii di Verona, pochi libri letti, tante borse comprate/ricevute in regalo, colloqui, calorie bruciate, delusioni, felicità, rimpianti e voglia di organizzare, previsioni, fallimenti, gioie, smalti di mille colori, tagli di capelli, esperimenti con scarpe nel freezer, twitter twitter twitter, Reggio Emilia, aula studio mai vista, troppo da studiare e poca voglia, caldo, splendido pigiama, incontri canini alla sera, videogiochi nuovi, voglia assurda di una vespetta arancione, la mania del francese, serie e serie di telefilm visti e altrettante serie ancora da vedere…

E poi, che altro? Sicuramente c’è altro!

Ci sono i prossimi esami da dare (tra l’altro la sessione è iniziata oggi) con le conseguenti mille materie da studiare.. ancora non so cosa darò, a parte una materia che devo per forza dare in questa sessione per beneficiare di un paio di punti in più ottenuti frequentando e consegnando degli esercizi..

E con questo pensiero in testa me ne vado a studiare, sperando di trovare presto la voglia di scrivere. Ecco un’altra cosa da aggiungere all’elenco qua sopra: poca voglia di scrivere, o di fare qualsiasi altra cosa.

 

C.